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Rivoluzioni – Guinea-Bissau, Angola e Portogallo (1969-1974) Fotografie di Uliano Lucas

© Mulheres combatentes do PAIGC com as suas armas
Esposizione “Rivoluzioni – Guinea-Bissau, Angola e Portogallo (1969-1974)”, di Uliano Lucas, curata da Elisa Alberani, Miguel Cardina e Vincenzo Russo.
Inaugurazione Venerdì, 17 novembre 2023, ore 15.00
alla presenza dei curatori e del fotografo Uliano Lucas

Galeria Pedro Olayo (filho), Convento São Francisco
Avenida da Guarda Inglesa, 1A – 3040-193 Santa Clara, Coimbra


INGRESSO LIBERO. Visitabile fino al 17 marzo 2024 dal mercoledì al lunedì, 15.00-20.00

L’esposizione “RIVOLUZIONI – Guinea-Bissau, Angola e Portogallo (1969-1974)”, di Uliano Lucas, racconta la storia di un viaggio fatto di tanti viaggi. Le 56 fotografie qui riunite, alcune inedite, altre già apparse in Italia negli anni Settanta su cataloghi fotografici o in riviste e giornali europei dell’epoca, costituiscono solo un campione della vasta collezione di immagini di Uliano Lucas su questo tema.
La mostra è suddivisa in tre parti che corrispondono a tre territori fotografati da Uliano Lucas tra il 1969 e il 1974: la prima sezione, intitolata Guinea-Bissau, 1969, raccoglie alcune delle fotografie scattate durante la missione che lo portò nelle “zone liberate” della Guinea, su richiesta del PAIGC; la seconda sezione – Angola, 1972 – comprende immagini della vita quotidiana dei guerriglieri e delle guerrigliere del MPLA; la terza e ultima sezione è intitolata Portogallo, 1972 e 1974 e ritrae aspetti della vita quotidiana del Paese durante l’ultimo periodo della dittatura (1972) e i giorni di festa che fecero seguito alla Rivoluzione (1974).
Le fotografie di Uliano Lucas vengono esposte per la prima volta a Coimbra. Non c’è occasione più propizia dei mesi che precedono le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della “Rivoluzione dei Garofani” e dell’indipendenza di Angola, Guinea-Bissau, Mozambico, Capo Verde e São Tomé e Príncipe. Pubblicate oggi, le fotografie di Uliano Lucas contribuiscono a provocare un cortocircuito tra le memorie di un passato che ha segnato la storia del Novecento, riportandole al presente.

Il fotoreporter ULIANO LUCAS (1942) è nato e cresciuto a Milano, dove, fin da giovanissimo, ha frequentato il circolo di artisti e intellettuali del quartiere di Brera. Nelle sue prime fotografie protagonista è la città di Milano, in particolare la vita artistica (di scrittori, musicisti, pittori) tra gli anni ’60 e ’70. Il 1968 sarà un anno fondamentale per il fotoreporter italiano, in quanto emerge l’importanza dell’impegno politico che non abbandonerà mai, impegno che si riflette nei reportage che ritraggono i problemi e le realtà di quegli anni, come le proteste studentesche e operaie. Gli anni successivi sono segnati dai reportage sui movimenti di liberazione: il fotografo parte spesso, di sua iniziativa, per il continente africano e i suoi lavori vengono pubblicati soprattutto su riviste tedesche e francesi. Si tratta di fotografie che ritraggono la guerriglia, la quotidianità nella foresta, la lotta per la libertà, la nascita di nuove democrazie. È proprio in questo periodo, e più precisamente nell’estate del 1969, che Uliano Lucas, insieme al giornalista Bruno Crimi (1939-2006), intraprende un viaggio nelle zone liberate della Guinea Bissau. Il reportage realizzato in questa esperienza sarà pubblicato su diversi giornali (in particolare, la pubblicazione sul settimanale Vie nuove) e nel libro, pubblicato nel 1970, dal titolo Guinea Bissau: una rivoluzione africana, dalla casa editrice Vangelista di Milano – con testi di Bruno Crimi e foto di Uliano Lucas.
In quegli stessi anni e in seguito, Uliano Lucas viaggerà a lungo attraverso il continente africano: Algeria, Tunisia, Tanzania, Congo, Mozambico, Zambia, Etiopia, Eritrea… seguendo i processi di decolonizzazione e quindi i problemi, le realtà e le trasformazioni di questi Paesi. Si occuperà anche della violenza negli ospedali psichiatrici in Italia, denunciando la condizioni in cui versano e i problemi sociali legati al fenomeno migratorio nel Nord Europa.
A partire dagli anni Novanta, oltre ai reportage sui Paesi in guerra – esemplare il caso del reportage durante il conflitto in Jugoslavia -, il fotografo italiano documenta le trasformazioni sociali della vita quotidiana e del mondo del lavoro in grandi città italiane come Torino, Milano e Genova e in alcune regioni in particolare (come la Puglia, l’Abruzzo e il Veneto), per poi dedicarsi, fino a oggi, ai temi legati all’emigrazione e all’immigrazione.

Per maggiori informazioni seguire il link

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Convento são Francisco/Câmara Municipal Coimbra, Instituto Italiano de Cultura de Lisboa, Cátedra António Lobo Antunes, Universidade de Milão, Centro de Estudos Sociais da Universidade de Coimbra (projeto CROME e iniciativa "50 anos de Abril”), Edições do Saguão e Arquivo Uliano Lucas