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Spettacolo “L’ABISSO” di e con DAVIDE ENIA

Spettacolo “L’ABISSO” di e con DAVIDE ENIA, presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con il Teatro do Bairro.

Musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri

Spettacolo tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore), vincitore del Premio letterario internazionale “Mondello”

Spettacolo in italiano con sottotitoli in portoghese

Un racconto urgente, profondo, attuale per affrontare l’indicibile tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo. Davide Enia mette in scena l’epopea di eroi odierni, tra vita e morte, che diventa metafora di un naufragio individuale e collettivo.

La messa in scena unisce diversi registri e linguaggi teatrali, gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, e il cunto palermitano, sulle melodie a più voci che si intrecciano senza sosta fino a diventare preghiere cariche di rabbia quando il mare ruggisce e nelle reti, assieme al pescato, si ritrovano i cadaveri di uomini, donne, “piccirìddi”.

“Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari. Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto. Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, «‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice», la miglior parola è quella che non si pronuncia” (Davide Enia).

Premio UBU 2019 – “miglior nuovo testo italiano”
Premio Le Maschere del Teatro 2019 a Davide Enia come “miglior interprete di monologo”
Premio Hystrio Twister 2019 – “miglior spettacolo della Stagione”

Una co-produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo, Accademia Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo

Foto di scena © Futura Tittaferrante

Prezzo: 10 € | bol

Info biglietteria: teatrodobairro.bilheteira@gmail.com; tel. 213 473 358 – 913 211 263

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Teatro do Bairro