Spettacolo di teatro di figura senza parole, in cui immagini, musica e animazione si fondono creando un’atmosfera giocosa e piena di colore qual è il grande circo di Pinocchio. La scenografia e i pupazzi sono ispirati alle immagini di Alain Letort, artista francese che ha reso omaggio al famoso burattino di legno creando 12 tavole a china, colorate in seguito da Gianni Plazzi. La trama rispecchia i personaggi dei disegni, quali ad esempio Geppetto, il Gatto e la Volpe, la Fatina, Mangiafuoco, creando quadri e scene indipendenti, come in un collage che voglia ripercorrere visivamente la famosa storia di Collodi. L’intero spettacolo si svolge nella parte centrale della scena, dove lo spazio teatrale ospita di volta in volta gli scarni elementi scenici.. Nello stesso spazio si muovono anche gli attori, accompagnatori fissi dei pupazzi, in una “animazione a vista” che è ormai parte integrante dell’espressione e della ricerca condotta negli ultimi anni dalla compagnia. I quattro attori diventano così fondamento dell’azione scenica, come se in carne ed ossa fossero entrati, loro stessi, nel circo colorato di Pinocchio Spettacolo che ha girato il mondo, divertendo bambini di ogni cultura e di ogni età. Le sue peculiarità lo rendono universale nei contenuti, nelle tecniche di animazione e nel linguaggio. Le parole diventano musica, perdono il loro significato, diventando dei semplici suoni che accompagnano i movimenti dei pupazzi mossi a vista da quattro attori-animatori, secondo una tecnica cara alla compagnia.
Nell’ambito di “Estate all’Italiana Festival“, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Associazione ItaliaFestival.
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