Lettura musicata “COME FRATELLI E SORELLE. Vite profughe, esistenze partigiane” di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio, con la partecipazione di Laila Petrone.
Giovedì, 20 marzo 2025, ore 18.30
Fundação Arpad Szenes-Vieira da Silva
Praça das Amoreiras, 56-58 – Lisbona
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria alla mail: iiclisbona.reservas@esteri.it
RedReading è un incontro tra il teatro e la potenza di un libro. Incontro con la narrazione orale, con quelle storie che sono nate da una comunità, e che proprio attraverso il teatro, a quella comunità, ritornano. È uno spazio di prossimità, una traduzione di intimità dell’esperienza che per noi ha significato la lettura di quel libro, con i suoi contenuti, forme e linguaggio. È il racconto di cosa ci ha fatto risuonare dentro: quali ricordi, immagini, riflessioni e ribellioni, ha messo in movimento, il nostro modo di leggerlo?
Strumenti del RedReading sono la lettura, la musica, l’ascolto partecipato; al centro della scena il filo che lega gli autori dello spettacolo ai libri Timira. Romanzo meticcio di Wu Ming 2 e Antar Mohamed, ed. Einaudi, e Razza partigiana di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio, ed. Iacobelli.
“Siamo tutti profughi, senza fissa dimora nell’intrico del mondo. Respinti alla frontiera da un esercito di parole, cerchiamo una storia dove avere rifugio”.
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Entrambi esplorano dimensioni attoriali di tipo autoriale, lavorando con la scrittura e la pedagogia, la musica e l’ideazione scenica. Il duo porta sulla scena un reticolato di linee narrative molteplici e sovrapposte, intrecciate dalle proprie storie individuali e da quelle segnate e percorse dalle biografie collettive. La narrazione si articola in dispositivi scenici differenti, in congegni drammaturgici e sonori sospesi tra dialogo teatrale, indagine letteraria e atto civile. È un teatro “manifesto di prossimità” che vuole creare esercizi di vicinanza tra chi lo fa e chi lo riceve, ritratto della fragilità e della solitudine del mondo contemporaneo, ma anche della sua potenzialità di sovversione.