Presentazione del progetto Altri Venti – Ostro di Bruna Esposito, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con l’Associazione Culturale Mantellate – STUDIO STEFANIA MISCETTI e le Carpintarias de São Lázaro.
L’artista Bruna Esposito dialoga con Giulia Lamoni, ricercatrice e curatrice indipendente (Instituto de História da Arte – Universidade Nova de Lisboa) e con Giovanbattista Tusa, filosofo e ricercatore in Ecologie Contemporanee (Instituto de Filosofia – Universidade Nova de Lisboa).
Intervengono Fernando Belo, direttore delle Carpintarias de São Lázaro e Stefano Scaramuzzino, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.
Il progetto di Bruna Esposito è tra i vincitori della IX edizione dell’Italian Council 2020 – programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – e realizzato in collaborazione con diversi partner quali: Magazzino Italian Art, New York (USA), UNTREF, Buenos Aires (Argentina), Istituto Italiano di Cultura di Lisbona (Portogallo), Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (Italia); e con la collaborazione di Tools for Culture.
Ostro è la prima di più variazioni sul tema che evoca i venti caldi del Mediterraneo: libeccio, scirocco, grecale.
L’installazione è costituita da un gazebo realizzato con materiali naturali, quali pali di bamboo e corde, un luogo ospitale e abitato dall’aria mossa dalle pale di un ventilatore alimentato da energia fotovoltaica, oltre che dalla presenza di eliche navali, elemento ricorrente nelle opere di Esposito.
Altri venti – Ostro, nasce dalla sinergia tra diversi ambiti di ricerca e dalla convinzione, sempre più espressa dell’artista, che solamente eliminando le distanze fra l’individuo e gli strumenti di cui si serve per migliorare le proprie condizioni di vita, si possa immaginare un’inversione di tendenza di matrice ecologica, che ponga un freno allo smodato utilizzo di beni di consumo, quali ad esempio l’aria condizionata.
L’opera si presenta come un congegno volto a riattivare lo spazio, caricandolo di possibilità di relazioni, riflessioni e significati. In tempi in cui il tema dell’incontro è quanto mai attuale, l’artista ci propone un luogo di pausa, una sosta che diviene appuntamento. Esortazione poetica e politica: un invito a prendere coscienza dell’impatto dei nostri gesti e a considerare l’inevitabilità di altre scelte nonché della potenza della semplicità. Un’ode alle soluzioni antiche e frugali.
Bruna Esposito è nata a Roma nel 1960, dove vive e lavora. Nel 1979 si diploma al IV Liceo Artistico a Roma, dove studia con Carmengloria Morales; nel 1980 frequenta la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Ha vissuto a New York dove ha studiato danza aerea con Batya Zamir. Nel 1984 è selezionata dall’Independent Studio Program del Whitney Museum of American Art di New York. Si trasferisce a Berlino Ovest dove, nel 1987 e 1988, riceve due borse di studio dall’I.B.A. Berlin per il progetto e gli studi di fattibilità di Due gabinetti pubblici a compost. Ha collaborato con artisti, poeti, musicisti, quali: Paola d’Agnese, Federico Fusi, David Hammons, Enzo De Leonibus, Stefano Maria Longobardi, Kristine Lovejoy, Progetto Neola, Annie Ratti, Andries van Rossem, Barbel Rothaar, Stalker-Osservatorio Nomade, Penelope Wehrli. Nelle sue opere sono coinvolti molteplici aspetti materiali e sensoriali come l’olfatto e l’udito. Le opere sono realizzate per lo più con materiali e tecniche semplici. Realizza disegni, fotografie e collage, sculture, video, installazioni, performance, azioni e progetti site-specific.
Premi e riconoscimenti: nel 1999 riceve il Leone d’Oro della Biennale di Venezia per il Padiglione Italiano dAPPERTutto con altre artiste italiane, e il premio Italian Studio Program PS1 a New York; nel 2000 il Premio per la giovane arte italiana, Centro nazionale per le Arti Contemporanee a Roma; nel 2011 è selezionata dal Premio della Camera dei Deputati – 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Montecitorio a Roma; nel 2021 le viene conferito il Premio Termoli.
Le partecipazioni a biennali internazionali: XIII Biennale dell’Avana, Cuba (2019); XIII Biennale Internazionale di Cuenca, Ecuador (2016); Prospect 1, New Orleans, Usa (2008); Quadriennale di Roma, Italia (1996 – 2008 – 2020/21); Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2004); Biennale di Istanbul, Turchia (2003); Biennale di Venezia, Italia (1999 – 2005); Sonsbeek9 ad Arnhem, Olanda (2001); Documenta X a Kassel, Germania (1997).
Le mostre personali: Altri Venti – Ostro, Studio Stefania Miscetti, Roma, Italia; MIA, Cold Spring, New York, USA; Bienalsur, Buenos Aires, Argentina (2020-21); ¿Qué puede el humo hacerle al hierro?, MUNTREF, Buenos Aires, Argentina (2020); Perle Rare, Fondazione San Fedele, Milano, Italia (2019); Segnalibro. Quarta vetrina, Libreria delle donne di Milano, Italia; inconveniente, Fondazione Raccolta Cardinale Lercaro, Bologna, Italia; Bruna Esposito. Fiori nel mare, Colégio das Artes da Universidade de Coimbra, Portogallo; Bruna Esposito. e così sia…, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma, Italia (2018); Allegro non troppo, Studio Stefania Miscetti, Roma, Italia (2017); Bruna Esposito. e così sia…, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma, Italia (2017); davvero, FL Gallery, Milano, Italia (2016); inconveniente, FL Gallery, Milano, Italia (2014); Out of the Blue, Olnick Spanu Art Program, Garrison, Usa; Sassi Cantori, Museo d’Arte per Bambini, Santa Maria della Scala, Siena, Italia (2013); Dove è la vittoria, Inner room, Fusi&Fusi, Siena, Italia; In teca, Federico Luger Gallery, Milano, Italia (2011); Compro Oro, Edicola Notte, Roma, Italia (2007); Alla turca, FL Gallery, Milano, Italia (2006); Tulipano Nero, Z33 Hasselt, Belgio (2004); Passiflora, Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, Italia (2003); Madre Patria, Castel Sant’Elmo, Napoli, Italia (2002); Bruna Esposito, Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, Italia (2002).
Selezione delle mostre collettive recenti: Classic Reloaded. Mediterranea, Bardo National Museum, Tunisi, Tunisia; Villa Audi Mosaic Museum, Beirut, Libano; Villa des Arts, Rabat, Marocco (2018-19); Intuition, Palazzo Fortuny, Venezia, Italia (2017); The Raft. Art is (not) Lonely, Mu.Zee, Ostende, Belgio (2017); L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Triennale di Milano, Italia (2016); ArtClub#5, I Giovedì della Villa, Académie de France à Rome, Villa Medici, Italia (2016); Start up. Quattro agenzie per la produzione del possibile, Fondazione Baruchello, Roma, Italia (2016); Lallazioni. Bruna Esposito e Annie Ratti, Auditorium Parco della musica, Roma, Italia (2015); Au rendez-vous des amis, convegno-mostra internazionale in occasione del centenario dalla nascita di Alberto Burri, Palazzo Vitelli a Santo Egidio, Città di Castello, Italia (2015).
Fonte: https://www.studiostefaniamiscetti.com/artists/bruna-esposito/
Itinerario di mostre e presentazioni del progetto:
Magazzino Italian Art, New York (USA) – maggio / settembre 2021
Bienalsur, Buenos Aires (Argentina) – ottobre / gennaio 2022
Istituto Italiano di Cultura di Lisbona / Carpintarias de São Lázaro (Portogallo) – maggio 2022
Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (Italia) – primavera 2022
Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura