Presentazione del catalogo “Portugal 1975”, fotografie di Fausto Giaccone, alla presenza del fotografo, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con la libreria UNICEPE.
Traduzione IT-PT a cura di Giandomenico Ferrari.
Sabato, 13 luglio, ore 16.00
Libreria UNICEPE INGRESSO LIBERO |
Un estratto dal catalogo
Portogallo, quando il tutto fu più grande della somma delle sue parti
In Portogallo c’è stata una dittatura durata 48 anni. Si è detto che sia stata una dittatura meno dura, perché la durezza dei giorni grigi permeava la vita di povertà e repressione. Il 25 aprile del 1974, dopo un colpo di stato militare, vennero i tempi luminosi di una rivoluzione, con la gente che scendeva in piazza per chiedere più di quanto ci si aspettasse. Nelle foto di Fausto Giaccone, la rivoluzione portoghese è ritratta con un’enorme bandiera rossa e donne con cappelli colorati, sul rimorchio addobbato di un trattore, nell’agosto del 1975, in viaggio verso l’occupazione delle terre all’interno del processo di riforma agraria che stava iniziando. Era a Couço, un villaggio che portava con sé la memoria della resistenza al fascismo e al latifondismo per tutto il XX secolo, con molti arresti, torture e tremende repressioni. Sarebbe potuto accadere in molti altri villaggi del sud del Portogallo, dove si estendeva la Zona d’Intervento della Riforma Agraria.
Paula Godinho, marzo 2024