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LA LINGUA ITALIANA TRA CINEMA E TV: il regista GRAZIANO DIANA in Portogallo

LA LINGUA ITALIANA TRA CINEMA E TV: il regista GRAZIANO DIANA in Portogallo

Nell’ambito della XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il regista italiano Graziano Diana incontra gli alunni del Corso di Laurea in Cinema, Video e Comunicazione Multimediale dell’Università Lusofona di Lisbona per presentare il film per la TV “Edda Ciano e il comunista”, in collaborazione con il Dipartimento di Cinema e Arti dei Media dell’Università Lusofona di Lisbona.

Dopo la presentazione seguirà la proiezione del film “Edda Ciano e il comunista” (2011)

Durata: 109 min. Lingua: IT. Sottotitoli: ING.

Interpreti: Stefania Rocca, Alessandro Preziosi, Ilaria Occhini

Nel settembre del 1945, a cinque mesi dalla fucilazione del padre Benito Mussolini e ventuno da quella del marito Galeazzo, Edda Ciano viene mandata al confino a Lipari. La figlia prediletta del duce, figura di rilievo anche politico durante il fascismo, è una donna intelligente e irrequieta che non sopporta la morale del tempo: fuma, beve, porta i pantaloni, ha accettato (e ricambiato) i numerosi tradimenti del marito. “La sorvegliata speciale numero 1”, come Edda amava definirsi, arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. Non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere senza l’aiuto e l’affetto di un uomo: Leonida Bongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista (suo padre aveva partecipato, nel 1929, all’organizzazione della fuga da Lipari dei confinati Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti). La loro storia è quella di un incontro intimo e travolgente che li legherà per sempre, al di là delle differenti appartenenze politiche. Nell’estate del 1946, quando Edda, non più sottoposta al confino, per effetto dell’amnistia firmata da Togliatti, lascia l’isola, nonostante lo strazio della lontananza (e della gelosia), il loro rapporto non si interrompe: “Mio carissimo e unico comunista”, scrive a Leonida “vi amo assai”.

GRAZIANO DIANA

Nato a Livorno nel 1959, studia a Roma giurisprudenza. Si diploma al Centro sperimentale di Cinematografia. Scrive e dirige due cortometraggi, “Racconto d’inverno” e “Lei si sveglia”, trasmessi da Raiuno. Collabora alla sceneggiatura di “Maccheroni” (’85) e “La Famiglia”(’87), diretti da Ettore Scola.

Per la regia di Ricky Tognazzi, scrive con Simona Izzo e Giuseppe Manfridi “Ultrà” del ’91, vincitore dell’Orso d’argento al Festival di Berlino.

Nel ’93 scrive “La scorta”, sempre diretto da Ricky Tognazzi, campione d’incassi, presentato in selezione ufficiale al Festival di Cannes, che tra gli altri premi – tre David di Donatello, il Gran Premio al festival del film poliziesco di Cognac, il premio del pubblico al festival di Chicago – ottiene il premio Efesto e il premio Cinema & Società per la sceneggiatura.

Per la televisione, scrive fra l’altro”Teo”, del ’97, diretto da Cinzia Torrini, uno dei maggiori successi televisivi della stagione. Sempre per la regia di Cinzia Torrini, collabora alla sceneggiatura del seguente “Kidnapping”, del ’98. Ricordiamo poi “Ama il tuo nemico”, del 1999, diretto da Damiano Damiani e “Torniamo a casa”, del 2000, diretto da Valerio Jalongo.

Nel frattempo la collaborazione con Simona Izzo prosegue con “Maniaci sentimentali” del ’94, (alla sceneggiatura collabora anche Giuseppe Manfridi), vincitore di due David di Donatello. Quindi, sempre per la regia di Ricky Tognazzi, scrive con Simona Izzo e Giuseppe Manfridi “Vite strozzate” (’96), presentato al Festival di Berlino dove ottiene il premio Bauer) , e “Camere da letto” del ’97.

Nel ’98 cura la sceneggiatura di “Excellent Cadavers”, diretto da Ricky Tognazzi per la casa di produzione statunitense HBO (uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2000 come “I giudici”). Per questo film, come per gli altri di Tognazzi, il contributo non si limita alla scrittura, ma si tratta di un apporto di consulenza artistica per le scelte di casting, i sopralluoghi, le riprese e il montaggio.

Ricordiamo inoltre “Cronaca di un amore violato” (’95) diretto da Giacomo Battiato, “Un eroe borghese” (’95) scritto con Angelo Pasquini e dal saggio omonimo di Corrado Stajano diretto da Michele Placido, vincitore di due David di Donatello, premiato al Festival di Montreal; premio “Cinema e Società” per la sceneggiatura.

Si segnala per il suo grande successo, di audience e di critica, il tv movie in due puntate “Ultimo”, del ’98, diretto da Stefano Reali.

Seguono “Nella terra di nessuno” del 1999, diretto da Gianfranco Giagni, “Canone Inverso” del 2000, dal romanzo omonimo di Paolo Maurensig, diretto da Ricky Tognazzi, vincitore di cinque David di Donatello, e “Io no” del 2003, dal libro di Lorenzo Licalzi, diretto da Ricky Tognazzi insieme a Simona Izzo, premiato al festival di Bastia e a quello di Canal Plus.

Per la televisione, invece, ricordiamo “Donne di mafia” (2001), diretto da Giuseppe Ferrara e “Lo zio d’America” (2002) diretto da Rossella Izzo, campione di ascolti della stagione televisiva, “Soldati di pace”, (2003) diretto da Claudio Bonivento, vincitore a Saint Vincent della “Grolla d’oro” come migliore sceneggiatura televisiva dell’anno, “Amiche” (2004) “Don Bosco” (2004) “l’uomo sbagliato” (2005), diretto da Stefano Reali, record stagionale di ascolti di Raiuno, Il giudice Mastrangelo, (2005), diretto da Enrico Oldoini, “La luna e il lago” (2006) scritto con Antonio Monda e diretto da Andrea Porporati e “Lo zio d’America 2 (’06), sempre diretto da Rossella Izzo.

Nel 2007 viene messa in onda da Raiuno la mini-serie “Eravamo solo mille”, diretta da Stefano Reali, e da Canale 5 “Il giudice Mastrangelo 2”, diretto da Enrico Oldoini, mentre nello stesso anno esce nei cinema “Tutte le donne della mia vita” diretto da Simona Izzo, con Luca Zingaretti e Vanessa Incontrada.

Il 10 marzo 2008, su Raiuno, va in onda con grande successo il suo primo film come regista, “La vita rubata”, sul drammatico caso di Graziella Campagna, con Beppe Fiorello nel ruolo di Pietro Campagna, dopo che la programmazione era stata rinviata per due volte, per l’intervento dell’allora ministro Mastella, suscitando accese polemiche: oltre sette milioni e mezzo di spettatori, con il 28.50 di share. Con questa interpretazione Beppe Fiorello vince il premio Flaiano.

Nel settembre 2008 pubblica il suo primo romanzo, “Demonio” (Einaudi Stile Libero).

Partecipa alla sceneggiatura de “Il padre e lo straniero”, dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, per la regia di Ricky Tognazzi, che viene presentato fuori concorso al Festival di Roma, premio per la sceneggiatura e la migliore interpretazione maschile al Festival Internazionale del Cairo.

Nel settembre 2010 dirige il suo secondo film come regista, “Edda Ciano e il comunista”, dal libro di Marcello Sorgi, con Stefania Rocca, Alessandro Preziosi ed Ilaria Occhini come Donna Rachele, prodotto dalla “Casanova” di Luca Barbareschi, per Raiuno, che va in onda il 13 marzo 2011 su Raiuno, con oltre sei milioni e mezzo di spettatori ed il 25 % di share. Il film rappresenta l’Italia al Festival di Montecarlo ed al Festival del Cinema Europeo di Beirut, vince il premio Efesto d’Oro per la regia e tre premi al Roma Fiction Fest: migliore tv-movie, migliore interpretazione femminile e menzione speciale alla sceneggiatura; premio anche per la migliore interpretazione femminile al Festival di Bar. Vince anche l’Efebo d’Oro 2013 come migliore film tv tratto da un’opera letteraria.

Nel luglio 2013 riceve il premio “Città di Pesaro” per il complesso della sua opera.

Nel gennaio 2014 va in onda la trilogia televisiva “Gli anni spezzati” di cui cura la regia e la sceneggiatura con Stefano Marcocci e Domenico Tomassetti, che si compone delle tre storie: “Il commissario – Il giudice – L’ingegnere” con un prestigioso cast che comprende tra gli altri Emilio Solfrizzi, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Stefania Rocca ed Ennio Fantastichini. L’opera vince il premio Aqui Storia per “La Storia in Tv”, con particolare riferimento alla miniserie “Il Giudice” e riceve due nomination al Festival di Montecarlo.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Lisbona
  • In collaborazione con: Departamento de Cinema e Artes dos Media, Universidade Lusofona