Videomostra digitale @rcheoMed Archeologia 3D sui siti storici e archeologici italiani, realizzata da ALTAIR4 Multimedia.
La mostra è dedicata ad una selezione di siti storici ed archeologici italiani, molti dei quali classificati dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale.
Questi siti sono stati scelti per riflettere la diversità storica italiana e la ricchezza della sua mescolanza di culture e civiltà, valorizzando e condividendo queste straordinarie testimonianze del passato.
La mostra utilizza, in primo luogo, le risorse digitali, al fine di mostrare come le nuove tecnologie possono contribuire alla valutazione e alla sensibilizzazione del nostro patrimonio comune, per una più profonda comprensione delle inestimabili lezioni del passato.
01 – MILANO – MEDIOLANUM |
Mediolanum, la città sita “in mezzo alla pianura”, fu fondata dai Celti Insubri all’inizio del VI sec. a.C., e conquistata dai Romani nel 222 a.C. Divenuta colonia romana nel 89 a.C., e municipium nel 49 a.C., Milano diventò una città fiorente grazie alla sua posizione strategica sia stradale che fluviale, fino a diventare capitale dell’Impero romano d’Occidente de facto tra il 286 ed il 402 d.C. Protetta da una cinta muraria di età repubblicana, ampliata in età tardo-antica, la città romana, che occupava una superficie di ca. 60 ettari, si trova sotto il centro attuale di Milano, che ne nasconde oggi tutti i resti. La sua pianta era organizzata in isolati regolare intorno ad un cardo e a un decumano massimi, all’incrocio dei quali il suo ampio foro, risalente all’età augustea, era dominato dal Capitolium. Costruito nella stessa epoca, il teatro poteva ospitare fino a 9.000 spettatore, mentre la città ne contava ca. 25.000. Tra i suoi edifici termali, il più grande erano le terme Erculee, costruite dall’imperatore Massimiano intorno al 300 d.C. La città possedeva anche un anfiteatro e un circo di età romana imperiale. Assediata da Attila nel 452, Mediolanum passò successivamente nelle mani degli Eruli e, dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, in quelle degli Ostrogoti.
02 – AQUILEIA |
A sud della provincia di Udine, Aquileia, connessa con il mare Adriatico da una fitta rete di canali, fu fondata come colonia latina nel 181 a.C. Grazie alla sua posizione strategica e al commercio dell’ambra e del vetro, la città conobbe uno sviluppo rapido e diventò, in età augustea, capitale della X Regione, Venetia et Histria. Nei primi secoli dell’Impero, Aquileia giocò un ruolo fondamentale nelle operazioni militari condotte verso il Danubio. Dopo la promulgazione dell’editto di Milano da parte di Costantino, nel 313, la città fu sede di un vescovado che promosse la diffusione del cristianismo verso il centro dell’Europa. Dopo la sua distruzione da parte di Attila, nel 452, Aquileia, ricostruita, fu assunta alla dignità di patriarcato nel 554, e visitata da Carlo Magno dopo la sua incoronazione a Roma, nel 800. Il patriarcato, che controllava un immenso territorio, fu abolito solo nel 1751.
03 – BRIXIA – BRESCIA |
Su di un sito già occupato nell’età del Bronzo e del Ferro, Brescia fu fondata all’inizio del IV sec. a.C. come capitale dei Galli Cenomani, al quale deve il suo nome antico, Brixia, che significa «l’altura», in riferimento al colle Cidneo che la domina. Sconfitti nel 197 a.C., i Cenomani diventarono alleati dei Romani, conservando tuttavia parte della loro autonomia e delle loro tradizioni. Municipio di diritto latino nel 89 a.C., la città fu integrata al territorio romano nel 49 a.C. Nel 27 a.C., la Colonia civica Augusta Brixia fu inserita nelle Regio X augustea, Venetia et Histria, diventando così un importante centro religioso e commerciale. Saccheggiata da Attila nel 452, la città fu conquistata dai Bizantini nel 561, e qualche anno dopo dai Longobardi, un popolo di origine germanica che invase l’Italia bizantina nel 568. Sotto il loro dominio, e fino al 774, Brescia conobbe un lungo periodo di prosperità.
04 – CASTELLO DI FERRARA |
Il Castello Estense, o di San Michele, è il principale monumento di Ferrara, a nord dell’Emilia-Romagna. Già nel XIII secolo, la famiglia d’Este, risalente all’impero carolingio, controllava saldamente la città. Nel corso del XIV secolo, la minaccia di insurrezioni popolari spinse Niccolò II d’Este ad edificare, nel pieno centro di Ferrara, una fortezza la cui costruzione, iniziata nel 1385, fu affidata all’architetto Bartolino da Novara, sul posto di una torre antecedente. Si trattava originariamente di una residenza austera, interamente costruita con mattoni, formata da un quadrilatere a cortile interno, scandito esternamente da quattro torri, e circondato da un largo fossato. L’edificio fu oggetto di modifiche destinate ad adattarlo alla fastosa vita di corte degli Estensi, in particolare alla fine del XV e all’inizio del XVI secolo. A questa epoca risalgono alcune delle più belle sale decorate del castello, come la sala dell’Aurora, il salone dei Giuochi, o la sala del Governo. Nel 1597, papa Clemente VIII annesse la città alla Stato Pontificio, e la capitale della casata fu trasferita a Modena.
05 – MUTINA – MODENA |
Al centro dell’Emilia Romagna, Mutina, l’attuale Modena, fu fondata come colonia di diritto romano nel 183 a.C., dopo un lungo periodo di conflitto tra i Galli Boi ed i Romani, sul posto di un precedente insediamento etrusco. Nel 43 a.C., vicino ad essa, si svolse una decisiva battaglia tra le truppe del senato di Roma e quelle dei cesaricidi, Bruto e Cassio. Grazie alla sua strategica posizione sulla via Aemilia, Mutina rimase prospera durante tutto l’Impero, all’inizio del quale si estendeva su ca. 70 ettari, con una popolazione avvicinante i 20.000 abitanti. Nel corso del V secolo d.C., ricorrenti inondazioni spinsero gli abitanti a disertare progressivamente la città. Mutina presentava una pianta quadrangolare divisa secondo una griglia rigorosamente ortogonale, e circondata una cinta muraria. Nonostante il suo veloce sviluppo urbano a partire dalla fine del XV sec., quando diventò capitale del ducato d’Este, la città ha conservato, seppellite sotto costruzioni di età moderna e contemporanea, numerose testimonianze del suo passato romano. Oltre al foro, vi si conoscono un anfiteatro, un grande edificio termale, nonché i resti di diverse ricche domus.
06 – DUOMO DI MODENA |
Nel 1099, il clero e il popolo modenese decisero la costruzione di un duomo destinato a custodire le reliquie del vescovo e patrono della loro città, San Geminiano, morto nel 397; la città faceva allora parte dei possessi di Matilde di Canossa. Il progetto della nuova chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, fu affidato all’architetto Lanfranco, di cui è l’unica opera sicuramente conosciuta, affiancato dallo scultore Wililegmo, che vi concepirono una potente sintesi tra il retaggio dell’antichità ed i nuovi dettami dell’arte longobarda. Dal 1167, il cantiere fu ripreso dai Maestri campionesi, un gruppo di scultori ed architetti lombardi originari da Campione d’Italia (vicino a Como), ai quali si deve in particolare il jubé, la cattedra e la costruzione della torre campanaria, la “Ghirlandina”; sono anche gli autori della magnifica facciata dell’edificio, detta “Porta Regia”, e della concezione della Piazza Grande sulla quale apre l’edificio. La costruzione del duomo, che riusa numerosi materiali edili di età romana, fu terminata nella prima metà del XIV sec. Si tratta di uno dei più significativi monumenti della cultura romanica in Europa.
07 – FIRENZE, LA CUPOLA E IL BATTISTERO |
Dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città, il battistero di Firenze era una chiesa, trasformata nel 1128 in battistero cittadino. Di pianta ottagonale (diam. 25,60 m), esso presenta una ricca decorazione di mosaici all’interno, di marmo bianco e verde all’esterno. Le sue tre splendide porte di bronzo istoriate sviluppano un racconto articolato della storia dell’umanità e della sua redenzione: la prima fu eseguita da Andrea Pisano tra il 1330 ed il 1336, le due altre da Lorenzo Ghiberti nella prima metà del XV secolo. Il Duomo, costruito sul posto di una chiesa anteriore, fu commissionato dalla Signoria di Firenze al grande architetto del gotico italiano Arnolfo da Cambio nel 1296. Dopo la sua morte, il cantiere fu ripreso da Giotto, Andrea Pisano, Francesco Talenti – che ne ultimò il campanile a metà XIV sec. -, e definitivamente portato a termine nel 1436, l’anno dell’inaugurazione dell’audace cupola di Filippo Brunelleschi. La sua facciata di marmi policromi di stile neogotico risale solo al 1887. Volto ad esaltare il dominio di Firenze, l’immenso edificio a pianta basilicale, lungo 160 m, interamente rivestito internamente di affreschi di Giorgio Vasari e Federico Zuccari (1572-1579), può accogliere ca. 30.000 persone. La lanterna della sua cupola culmina a 91 m.
08 – ROMA, CENTRO STORICO |
Fondata da Romolo nel 753 a.C., secondo la tradizione, e definitivamente caduta come capitale dell’Impero romano nel 476, Roma è nata all’incrocio della strada che collegava le saline costiere con l’interno della penisola, con quella che metteva in relazione l’Etruria con la Campania. Molto presto, sulla riva sinistra del Tevere, si svilupparono luoghi di scambio cosmopoliti. Nel VI sec. a.C., con la dinastia etrusca dei Tarquini, il centro civico della città si struttura intorno al Foro grazie ad un’audace opera di bonifica di terreni finora paludosi. La fine delle guerre puniche, nel 146 a.C., porta ad uno sviluppo veloce della città. La potenza della Repubblica viene celebrata dalla costruzione templi, basiliche, archi di trionfo, monumenti commemorativi, in gran parte concentrati nella zona del Foro. Molto presto, la crescita della città rese necessaria la costruzione di nuovi spazi pubblici. Si svilupparono così, durante poco più di due secoli, cinque nuovi fori, quello di Cesare, di Augusto, di Vespasiano, di Domiziano/Nerva e di Traiano, volti ad esaltare la dinastia allora al potere. Fino alla caduta dell’Impero, numerosi imperatori cercarono di attrarsi il favore del popolo romano facendo costruire edifici di spettacolo – circo, stadio, teatro, anfiteatro, odeon… -, monumenti commemorativi – archi, colonne, ninfei… -, nonché grandi complessi termali.
09 – VATICANO |
Sulla riva destra del Tevere, la quattordicesima regione il Roma, Transtiberim, non fece mai veramente parte del centro della città. Nella seconda metà del III sec., il quartiere più vicino all’isola Tiberina fu incluso nel perimetro delle mura di Aureliano, fino alla sommità del Gianicolo, sia per scopi strategici che per proteggere i mulini alimentati dall’acqua dello speco dell’acqua Traiana. Dall’età tardo-repubblicana, questa parte del Trastevere si popolò sempre più densamente di artigiani e di lavoratori del vicino porto, con un’importante componente di stranieri, in particolare ebrei e siriani, che vi celebravano i propri culti. Più a nord, al di là della porta Settimiana, si estendevano parchi con ricche ville, come quella della Farnesina, forse appartenuta ad Agrippa. La zona del Vaticano, attraversata da strade costeggiate di tombe – tra le quali, alla sua estremità orientale, il mausoleo di Adriano -, era occupata da grandi giardini, tra cui quelli di proprietà di Agrippina e di Domizia, rispettivamente nonna e zia di Nerone. La costruzione della basilica di San Pietro cambiò drasticamente l’uso e la fisionomia di questa regione di Roma.
10 – POMPEI |
Pompei era in origine un sito osco di cui Etruschi e Greci si contesero il controllo, prima di essere conquistato dai Sanniti nell’ultimo quarto del V sec., poi dai Romani all’inizio del III sec., prima di diventare Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum nel 80 a.C. Quando fu scossa da un potente terremoto, nel 62, la città contava circa 25.000 abitanti; gli effetti del sisma furono così devastanti che gli edifici e le case non erano ancora completamente ricostruiti quando avvenne l’eruzione del 79. Per quattro giorni, il vulcano seppellì il sito sotto uno strato di circa tre metri di lapilli e di pietra pomice, il cui peso provocò il crollo delle costruzioni, complicando così considerevolmente il lavoro di quelli che iniziarono subito a saccheggiarne le rovine, e ben più tardi quello degli archeologi stessi. Sono noti, in seguito, due grandi risvegli del vulcano nell’Antichità, nel 203 e nel 472. Il sito costituisce oggi il più completo esempio conservato di una città romana, con i suoi monumenti pubblici, le sue case e le sue ville spesso sfarzosamente decorate, nelle quali sono stati rinvenuti in situ innumerevoli oggetti della vita quotidiana, eccezionalmente conservati.
11 – CASTEL DEL MONTE |
Il Castello di Santa Maria del Monte, come era originariamente chiamato, è stato costruito nel secondo quarto del XIII secolo nella parte centrale della Puglia, ad una ventina di chilometri del mare Adriatico, sulla sommità di una collina alta 540 m. Il suo ideatore, e probabile architetto, Federico II Hohenstaufen, fu coronato a Roma imperatore del sacro Romano Impero nel 1220; alla sua morte, nel 1250, il castello, iniziato una decina d’anni prima, non era ancora ultimato. Si tratta di un edificio del tutto eccezionale, che offre una sintesi di conoscenze architetturali, geometriche, matematiche e astronomiche, il cui raffinato messaggio simbolico ci sfugge tuttora in gran parte. Il centro della costruzione, dalla pianta ottagonale, è occupato da un cortile interno circondato da stanze ripartite su due piani secondo una pianta rigorosamente simmetrica, mentre il lato esterno è scandito da otto torrette. Più che una semplice fortezza, si trattava di un luogo di feste, di meditazione filosofica e scientifica, ma anche di carcerazione. Abbandonato ed interamente privo della sua decorazione nel XVII secolo, è stato oggetto di vari restauri nel corso del XX secolo.
12 – SIRACUSA |
Secondo Tucidide, la colonia greca di Siracusa, a sud-ovest della Sicilia, fu fondata sull’isola di Ortigia nel 734 a.C. dal corinzio Archias. Nella prima metà del V sec. a.C., la città, dotata di un ampio porto, sia commerciale che militare, dovette la sua espansione a due tiranni della famiglia dei Dinomenidi, Gelone, che sconfisse i Cartaginesi ad Imera nel 480 a.C., ed il suo fratello Ierone, vittorioso degli Etruschi a Cuma nel 474 a.C. Nonostante il ritorno della democrazia dopo la morte di quest’ultimo, la città fu assediata invano da Atene tra il 415 e il 413 a.C. durante la guerra del Peloponneso, e conobbe una nuova fase di tirannia inaugurata nel 405 a.C. da Dionisio I. All’inizio del III sec. a.C., Ierone II scelse di allearsi con i Romani, ma dopo la sua morte, nel 213 a.C., Roma assediò la città che dovette arrendersi dopo due anni, nonostante le ingegnose macchine da guerra concepite da Archimede che perse la vita, come gran parte della popolazione della città, nel corso del saccheggio. In età romana, Siracusa conobbe un’esistenza tranquilla e prospera come capitale del granaio di Roma che era ormai divenuta la Sicilia. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, la storia successiva della città è segnata da ondate successive di invasioni ad opera dei Bizantini, degli Arabi, dei Normanni, degli Svevi, degli Aragonesi, prima della sua incorporazione nel regno delle Due Sicilie, nel 1816, e finalmente nel Regno d’Italia nel 1861.
13 – AGRIGENTO |
Fondata nel 582 a.C. da coloni rodi e cretesi della vicina Gela, su un posto già occupato da Greci nel VII sec. a.C., Agrigento (Akragas) fu prevalentemente governata da una successione di tiranni: dopo Falaride, vissuto nella prima metà del VI sec., la cui crudeltà rimase proverbiale, Terone, sotto il quale, alleati ai Siracusani, gli Agrigentini vinsero la battaglia contro i Cartaginesi ad Imera, nel 480, e suo figlio Trasideo il quale, rompendo l’alleanza con Siracusa, portò alla fine della sua dinastia, nel 471 a.C. Nel 406 a.C., un nuovo conflitto con Cartagine si concluse, dopo un lungo assedio, con la presa e la distruzione parziale della città, che ritrovò la sua libertà solo grazie al generale corinzio Timoleonte, nel 340 a.C. Contesa tra Cartaginesi e Romani, Agrigento fu definitivamente conquistata dai Romani nel 210 a.C. Fiorente da questa data, e fino alla caduta dell’Impero romano, la città si spopolò gradualmente fino al VII secolo: si riduceva allora ad un villaggio raggruppato sulla collina di Girgenti (sede della città attuale), che fu conquistato dagli Arabi, nel 829, e successivamente dai Normanni, nel 1086.