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“Riccardo Dalisi. Arquitetura Regenerativa” nell’ambito del progetto ‘O Bairro está IN(clusivo)’

“Riccardo Dalisi. Arquitetura Regenerativa”, omaggio all’artista, architetto e designer Riccardo Dalisi, integrato nel progetto ‘O Bairro está IN(clusivo)’, organizzato dall’ESAD / esad—idea nell’ambito del Programma Nazionale Bairros Saudáveis, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.

50 anni fa l’artista, architetto e designer Riccardo Dalisi ha sviluppato un innovativo lavoro di architettura sociale con i bambini del quartiere Rione Traiano di Napoli.

WORKSHOP Escultura habitável. Projetar sem Pensar
dal 24 al 26 maggio 2022
Escola Básica Prof. Óscar Lopes, Matosinhos

Il Workshop, tenuto dagli architetti Massimiliano Tinnirello e Fulvio Cutolo e la coreografa Ira Palmieri, collaboratori storici di Riccardo Dalisi, ha lo scopo di stimolare la creatività dei bambini mediante la libera manipolazione di materiali diversi al fine di costruire scultura abitabili che potranno integrare il paesaggio architettonico degli spazi scolastici della Scuola elementare Prof. Oscar Lopes.

PALESTRA A Arquitetura Regenerativa de Riccardo Dalisi
26 maggio 2022, alle 17.00
Auditório ESAD, Matosinhos

Riccardo Dalisi è stato uno dei maestri del design italiano e nome di spicco dell’Arte Povera. il suo lavoro è sempre stato incentrato all’arte e alla poesia, da un lato, e all’impegno sociale con le comunità dei quartieri poveri di Napoli, dall’altro. Maria Milano, Ira Palmieri e Anna Maria La Ville ricordano la vita e l’opera di Riccardo Dalisi.

Programma 26 maggio
– 17.00 – 17.10 Stefano Scaramuzzino e Maria Milano – apertura
– 17.10 – 17.30 Anna Maria La Ville – Vita e opera di Riccardo Dalisi
– 17.30 – 18.00 Ira Palmieri – Presentazione del workshop Arquitetura Regenerativa
– 18.00 – 19.00 Proiezione del film “Latta e caffé”

RICCARDO DALISI (1931-2022)

Nato a Potenza nel 1931, fino al 2007 ha ricoperto la cattedra di Progettazione Architettonica presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Presso la stessa facoltà è stato direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale. Negli anni Settanta, assieme a Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri, è stato tra i fondatori della Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva i gruppi e le persone che in Italia coprivano l’area più avanzata della cosiddetta “architettura radicale” intorno alle riviste “Casabella” e “Spazio e società”. Le opere nate in quegli anni fanno oggi parte delle collezioni permanenti del Centre Pompidou di Parigi, del Frac Centre di Orléans e del museo Madre di Napoli.

Da sempre impegnato nel sociale (resta fondamentale l’esperienza del lavoro di quartiere con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani della Casa del Popolo di Ponticelli negli anni ’70 e, negli ultimi anni, l’impegno con i giovani del Rione Sanità di Napoli, del Centro territoriale Il Mammuth di Scampia e dell’Istituto penale per i minorenni di Nisida), ha unito ricerca e didattica nel campo dell’architettura e del design accostandosi sempre più all’espressione artistica come via regia della sua vita. Nella sua ricerca espressiva, che spazia nel mitico, nell’arcaico, nel sacro, i materiali poveri (ferro, rame, ottone) sono impiegati con amorevole manualità artigiana.

Nel 1981 ha vinto il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana. Negli ultimi trent’anni anni si è dedicato intensamente alla creazione di un rapporto sempre più articolato e fecondo tra la ricerca universitaria, l’architettura, il design, la scultura, la pittura, l’arte e l’artigianato, mantenendo al centro la finalità di uno sviluppo umano attraverso il dialogo e il potenziale di creatività che ne sprigiona. Nel 2009, dopo lunga ricerca preparatoria, ha presentato, in collaborazione con la Triennale di Milano e la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, la prima edizione del Premio Compasso di Latta, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della eco-compatibilità e della decrescita. Nel 2014 ha vinto il secondo Compasso d’Oro per il suo impegno nel sociale.

Mostre dedicate alla sua attività di architetto, di designer, di scultore e di pittore sono state allestite alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Museo di Denver, al MoMA di New York, alla Biennale di Chicago, al Museo di Copenaghen, al Museo di Arte Contemporanea di Salonicco, al Museo di Düsseldorf, alla Fondazione Cartier di Parigi, alla Pasinger Fabrik di Monaco, al Tabakmuseum di Vienna, alla Zitadelle Spandau di Berlino, a Palazzo Reale di Napoli, a Palazzo Pitti a Firenze, alla Basilica Palladiana di Vicenza, alla Galleria di Lucio Amelio Napoli, al Castel dell’Ovo di Napoli, al Chiostro monumentale di Santa Chiara a Napoli, alla Reggia di Caserta.

  • Organizzato da: ESAD / esad—idea
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura