Concerto “DANTE E LA MUSICA. Musiche di trovatori francesi e anonimi italiani all’epoca di Dante Alighieri” dell’Ensemble Migrologus, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con la Fondazione Calouste Gulbenkian, nell’ambito dell’iniziativa GIORNATE DANTESCHE 2021 ed in occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri.
Ingresso gratuito con ritiro previo dei biglietti a partire dalle ore 10.00 del 9 novembre presso la Fondazione Calouste Gulbenkian.
MICROLOGUS
Patrizia Bovi – canto, arpa, buccina, campane
Goffredo Degli Esposti – flauto traverso, doppio flauto, zufolo & tamburo, cornamusa, cennamella
Gabriele Russo – viola, ribeca, buccina, piffero
Peppe Frana – liuto, chitarrino, crotali
Enea Sorini – canto, tamburello, naccheroni
Il concerto del Micrologus ci porta a immergerci in un universo in cui questa arte musicale si sta trasformando profondamente: dagli epigoni dell’Ars Antiqua, del XIII secolo, ai primi passi dell’Ars Nova, inizio del XIV secolo.
Corrisponde alla fine del feudalesimo e l’affermarsi dei mercanti (la borghesia), che operano nei Comuni del Centro come nelle Signorie delle città/stato del Nord Italia.
Abbiamo così un excursus tra le musiche dei più importanti trovatori del XIII sec., che Dante cita, perché ben conosce, innalzandoli a suoi Maestri, confrontati con i nostrani, creatori della più antica produzione di canzoni e ballate, questi ultimi senza testimonianze dirette delle loro composizioni. Per questo nel programma ci sono alcune ricostruzioni di canzoni, anche su testo di Dante, secondo la tecnica dell’epoca del contrafactum (ovvero un adattamento di un nuovo testo poetico ad una melodia precostituita).
Nella PRIMA PARTE la musica associata ai pifferi e trombetti di corte, o di città, fa da cornice a vari momenti: primo, quello d’amore spirituale del canto delle laudi, adottato dalle confraternite cittadine. Segue la poetica dei trovatori; Dante stesso testimonia nel De Vulgari Eloquentia che l’arte dei trovatori sopravviveva ancora e influenzava la musica successiva. Egli loda Bertran de Born, il poeta delle armi, Arnault Daniel, il poeta dell’amore e Guirault de Borneilh, della rectitudo. E poi Folquet de Marseilla. Un altro grande, Bernard de Ventadorn, è citato nel Paradiso.
Nella SECONDA PARTE si delinea l’universo sonoro della Commedia. Se l’Inferno è soprattutto suoni e voci alte e fioche, nel Purgatorio troviamo il canto, dominato dalla salmodia del canto gregoriano. Di Casella Amor che nella mente mi ragiona, su testo di Dante, è ricostruito con il contrafactum. Tant m’abelis vostre cortes deman di Arnaut Daniel è ricostruito su Tant m’abelis l’amoros pensament di Folquet de Marseilla. Infine, nel Paradiso la musica è visione ed esprime luce e movimento angelico.
Nella TERZA PARTE ci spostiamo alla Corte Scaligera dove, tra Verona e Padova e la sua Università, fu redatto il Codice Rossi 215, con le prime ballate monodiche e i madrigali polifonici. La corte di Cangrande, che ospitò Dante durante l’esilio e al quale il poeta nel 1316 dedicò la cantica del Paradiso, era luogo dove si trovavano tutte le “buone costumanze”: qui son le tempeste d’amore e d’amare..chitarre e liuti viole e flauti, voci alt’ed acuti qui s’odon cantare…qui boni cantori con intonatori e qui trovatori udrai concordare”.
Patrizia Bovi e Goffredo Degli Esposti
ENSEMBLE MICROLOGUS
I musicisti dell’Ensemble Micrologus sono stati tra i primi a contribuire alla riscoperta della musica medievale e dello spirito con cui fare questa musica oggi. Infatti, attraverso la ricerca e lo studio delle fonti dirette ed indirette è oggi possibile basare l’interpretazione della musica medievale su verosimili ipotesi di prassi esecutiva ed in generale di estetica musicale. La ricerca delle fonti, le indagini storiche, paleografiche, organologiche ed iconografiche (che hanno permesso, in certi casi, di ricostruire strumenti musicali unici), lo studio e la comparazione dell’etnomusicologia sono alla base del lavoro dell’Ensemble Micrologus. Bisogna ricordare che proprio le ricerche etnomusicologiche hanno contribuito a rilanciare l’interpretazione della musica medievale, sia per quanto riguarda la riscoperta di particolari tecniche esecutive, vocali e strumentali, sia per chiarire problematiche d’intonazione nella modalità e nella polifonia: è infatti opinione, da più parti condivisa, che le culture musicali di tradizione orale conservino caratteristiche molto arcaiche assimilabili in linea di principio ad alcuni aspetti della musica antica ed in particolare di quella medioevale. Inoltre, ritenendo fondamentale le ricostruzione della funzione della musica medievale, sia per chi esegue che per chi ascolta (all’epoca non esisteva il “concerto” vero e proprio), tutti i musicisti del Micrologus hanno partecipato alle varie Feste Medievali, prima fra tutte quella del Calendimaggio di Assisi , in cui l’evento musicale è oggi ricollocato nel proprio spazio sonoro e temporale: la chiesa (ovverosia la preghiera e la solennità), la corte (con il canto epico, la lirica d’amore e il ballo), la piazza ( con la festa e il ballo), la strada (con il corteo e la processione religiosa).
Nel 1984, dopo aver fatto musica per alcuni anni alla festa medievale del Calendimaggio di Assisi, Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme ad Adolfo Broegg (1961-2006), decidono di fondare l’ Ensemble Micrologus; così insieme realizzano nel corso degli anni oltre 30 diversi spettacoli, alcuni anche in forma teatrale, portandoli in concerto, non solo in Italia, ma anche in Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Marocco, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera, Slovenia, e Ungheria. Al tempo stesso partecipano alle attività del Laboratorio Arte Musica e Spettacolo di Assisi nel quale seguono i corsi e i seminari che li hanno portati alla realizzazione di vari Drammi sacri e Sacre rappresentazioni medievali. Sempre negli anni ’80 hanno seguito le attività del Centro Studi Ars Nova di Certaldo in cui hanno avuto l’opportunità di conoscere e confrontarsi con le idee dei più prestigiosi professori italiani e stranieri. L’Ensemble Micrologus, utilizza fedeli ricostruzioni degli strumenti d’epoca (sempre collaborando direttamente con i vari liutai specializzati) e, nelle esecuzioni in forma di spettacolo teatrale, costumi ed elementi scenografici; ogni anno presenta al pubblico uno o due nuovi spettacoli tematici, alternando musica sacra e profana (dal XII al XV secolo), oltre alle realizzazioni su commissione per i vari Festival europei. In alcuni casi si avvale della preziosa collaborazione di eminenti studiosi, come la collaborazione col Prof. Dinko Fabris (Dipartimento di Musica antica – Conservatorio di Bari) per la collana discografica “I Tesori di Napoli”, e con i ricercatori del Centre de la Voix dell’Abbaye de Rouyamont.
Nel 2002 ha avuto l’opportunità di registrare le musiche del Libre Vermell de Montserrat direttamente, primo gruppo nella storia, nell’antico monastero di Montserrat in Catalogna.
In collaborazione con l’Abbaye de Rouyamont (dove è stato in residenza nel 2002-2003) ha messo in scena l’opera “Li Gieus de Robin et de Marion” (fine XIII sec.), con la regia di Jean François Dusigne, con cui è stato in tour in Francia e altri paesi europei.
Per il Febbraio 2003 ha prodotto, su commissione de La Citè de la Musique di Parigi, “Nostra Donna”, un nuovo spettacolo multimediale sulle “Cantigas de Santa Maria” con la regia di Toni Casalonga.
Micrologus è stato invitato dal Flanders Festival-Antwerpen come “Ensemble in residenza” per Laus Polyphoniae 2004 dove si è esibito con la nuova produzione “Festa Fiorentina…per contar di frottole” e con un nuovo programma su Zachara da Teramo, preparato in collaborazione col Prof. Francesco Zimei, di cui è stata effetuata una registrazione discografica. Le loro collaborazioni si estendono anche a sperimentazioni con importanti artisti contemporanei: recentemente, hanno registrato con Daniele Sepe, eccezionale sassofonista e compositore napoletano, il CD “Kronomakia”, una elettrizzante contaminazione tra il medioevo e il jazz/rock.
Dal 2007 al 2009 è stato in tour con la compagnia belga di Toneelhuis, con lo spettacolo di teatro-danza “Myth”, del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui. Inoltre Micrologus è impegnato per il cinema: è infatti, l’autore della colonna sonora del film Mediterraneo di Gabriele Salvatores, Premio Oscar 1992.
Nel 2009, con il Libro-CD “Aragòn en Nàpoles” riceve il premio “BIGGEST SURPRISE” dal Boston Globe, nella lista top classical albums dell’anno. Da dicembre 2009 ha iniziato la sua attività didattica a Spello (Pg), presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”, dove vi è la mostra permanente di “Liuti e strumenti a corde dal Medioevo ai nostri giorni”. Da alcuni anni l’Ensemble Micrologus tiene corsi e stage sull’interpretazione della musica medievale in collaborazione con, tra gli altri: il Festival di Urbino, La Citè de la musique (Parigi), l’Abbaye de Rouyamont, Il Festival di Jaroslaw (Polonia).
Micrologus ha registrato 25 CD, ed è stato premiato con il “Diapason d’Or de l’Année” in Francia, nel 1996, per il CD “Landini e la musica fiorentina”, nel 1999, per il CD “Alla napolitana” (quest’ultimo preparato insieme con i musicisti del Centro di Musica Antica di Napoli “la Cappella della pietà de’ Turchini”) e un “The Best of 2000 Award” di Goldberg per il CD “Cantico della terra”. Numerose solo le registrazioni radiotelevisive per : RAI 1, RAI 2, Radio 3, Radio France Culture, Radio France – Musique, ORF Vienna, Radio Suisse, Asahi Television di Osaka.
Fra le ultime performance del 2016 invece ecco alcune tappe prestigiose: IUC a Roma, Festival del Centro Historico in Messico, Società del Quartetto di Milano e Festival Monteverdi a Cremona.
Tra gli ultimi appuntamenti segnaliamo la partecipazione al Festival OudeMuziek di Utrecht in agosto 2016, due concerti per il Festival Pergolesi Spontini a Jesi in settembre ed il concerto per il Festival di Vanves (Parigi) in novembre.
La registrazione di uno fra il loro ultimi programmi ideati, “Carnivalesque”, ha ricevuto il Diapason d’Or nel mese di novembre 2014.
Programma:
PRIMA PARTE – LA MUSICA AL TEMPO DI DANTE
PROLOGO
Reis Glorios Alba Guirault De Borhneil (Paris, Bibl. Nat. fr. 22543)
La Tierche Estampie Royal Danza strumentale (Paris, Bibl. Nat. fr.844)
LA SPIRITUALITÀ
Laude Novella Lauda (Cortona, Bibl. Comunale, Ms. 91)
Alleluia, alleluia, alto re di Gloria Lauda (Firenze, Magliabechiano, B.R. 18)
LA POETICA D’AMORE
Danse Real & Danse Danze strumentali (Paris, Bibl. Nat. F.. fr.844)
Ai limousins Sirventes/Canso Bertran de Born
La Septime Estampie Real Danza strumentale (Paris, Bibl. Nat. F.. fr.844)
Can vei la lauzeta mover Canso Bernard de Ventadorn (Milano, Bibl. Amb. R 71sup)
Lo ferm voler qu’el cor m’intra Canso Arnault Daniel (Milano, Bibl. Amb. R 71sup)
L’autr’hier jost una sebissa Pastourelle Marcabru (Paris, Bibl. Nat. fr. 22543)
SECONDA PARTE – LE MUSICHE NELLA COMMEDIA
INFERNO
L’attacco dei demoni (Inf. XXII, 1-12) elaborazione di G. Degli Esposti
PURGATORIO
In exitu Isräel de Aegypto Salmo CXIII (Purg. II, 43-48)
Amor che nella mente mi ragiona Canzone (Purg. II 106 – 114/Convivio III) Canto di Casella – ricostruzione modale da BR 18 di P. Bovi
Tan m’abellis vostre cortes deman/Tant m’abelis l’amoros pessamens Canso Arnault Daniel/Folquet de Marseilla (Pur. XXVI 140-147) (Paris Bibl. Nat. Fr. 22543)
Tant m’abelis Estampie elaborazione di P. Frana
PARADISO
Kyrie eleison – kyrie e suo tropo strumentale (Assisi, Bibl.Com.Ms.187)
Ave Maria Canto di Piccarda Donati (Par. III 121-130) contrafactum da B.R. 18
Venite a laudare – strumentale – elaborazione Micrologus (Cortona, Bibl. Comunale, Ms. 91)
TERZA PARTE – LA MUSICA ALLA CORTE VERONESE DEI DELLA SCALA
Dal bel castel Madrigale a 2 voci (Cod.Vaticano Rossi 215)
La desiosa brama Madrigale a 2 voci (versione strumentale) (Cod.Vaticano Rossi 215)
Amor mi fa cantar alla Francesca – Ballata monodica (Cod.Vaticano Rossi 215)