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La lunga strada di sabbia, fotografie di Paolo Di Paolo e testi di Pier Paolo Pasolini

La lunga strada di sabbia
fotografie di Paolo Di Paolo e testi di Pier Paolo Pasolini

Curatrice Silvia Di Paolo

La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo, in collaborazione con la Sociedade Nacional de Belas Artes e la Festa del Cinema Italiano in Portogallo, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.

Prodotta dalla Fondazione Sozzani di Milano, con il patrocinio del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa

Inaugurazione: giovedì, 24 marzo 2022, ore 18.00

con la presenza dell’autore Paolo Di Paolo
e della curatrice Silvia Di Paolo

Visitabile fino al 16 aprile 2022
Dal lunedì al venerdì: 12.00-19.00; Sabato: 14.00-19.00

Uno straordinario racconto per immagini e parole, costituito da fotografie in bianco e nero di Paolo Di Paolo, molte delle quali inedite, video, materiale d’archivio e testi di Pier Paolo Pasolini, nato come un reportage sulle vacanze estive degli italiani pubblicato in tre puntate sul mensile “Successo” nell’estate del 1959.

Il contesto storico della mostra è l’inizio del miracolo economico, quando l’Italia si proponeva di dimenticare le miserie provocate dalla guerra e inseguiva una nuova idea di benessere. Lo scrittore e il fotografo partono dunque per un lungo viaggio in automobile con il progetto di percorrere le coste dell’Italia, dal Tirreno all’Adriatico, da Ventimiglia a Ostia, da Torvaianica alla Sicilia, da Santa Maria di Leuca a Trieste, per documentare il faticoso cammino verso il “progresso” e le contraddizioni da questo innescato. Tra i due intellettuali nascerà un sodalizio complesso e delicato che si consoliderà nel rispetto e nella fiducia reciproci. «Pasolini cercava un mondo perduto, di fantasmi letterari, un’Italia che non c’era più – ricorda Di Paolo – io cercavo un’Italia che guardava al futuro».

Ogni immagine è una storia raccontata con cura fotografica e con realismo. Anche se i soggetti sono perlopiù immortalati durante la vacanza balneare, in molte fotografie si contrappone una condizione di povertà legata al recente passato. Nell’Italia dell’epoca coesistono i bikini e i pantaloncini, simbolo di emancipazione femminile, con scuri veli integrali; è spesso evidente la contrapposizione tra i villeggianti scanzonati, disinibiti, emancipati, e la popolazione autoctona.

Un viaggio alla riscoperta di come eravamo, per confrontare sogni, contraddizioni, illusioni presenti e passate, lungo la perenne strada di sabbia.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Sociedade Nacional de Belas Artes, Festa do Cinema Italiano