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U BOAT 1277

In occasione dei 70 anni dallo sbarco dei 47 militari tedeschi un mese dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (1945-2015)

Da un’idea e regia di Renzo Sicco
interpretato da Rui Spranger, Laura Casano, Valeria Benigni
alla fisarmonica Simone Bottasso
una coproduzione Assemblea Teatro di Torino e Teatro Pé de Vento di Oporto

 

 

 

A Matosinhos, sulla costa portoghese,
ad un centinaio di metri dalla riva e a circa 30 metri di profondità, adagiato
sul fondale dell’Oceano Atlantico, è inabissato uno degli ultimi U-Boat
tedeschi, l’U 1277 la cui resa si è compiuta il 3 giugno 1945. I 47 uomini
dell’equipaggio ad un mese dalla fine del conflitto bellico mondiale decisero
di consegnarsi a un paese neutrale. I 4 ufficiali guidati dal Comandante
Peter-Ehrenreich Stever, fatti sbarcare i 43 soldati, furono gli ultimi ad
approdare alla spiaggia di Angeiras dopo aver determinato la definitiva deriva
del sottomarino, ancora oggi inabissato a 300 metri dalla costa.

 

A 70 anni esatti, il 3 giugno 2015,
vogliamo ricordare proprio sulla costa atlantica di Angeiras la scena
dell’evento e riflettere sull’arrivo di quei soldati offrendo parole per
narrare il momento della sconfitta e della resa totale.

 

Narrare di quella zona
di limbo in cui tutta la preparazione al dominio del mondo a cui erano stati
addestrati risultò inutile mentre prendeva forma la nuova condizione di
prigionieri.

Ad accoglierli c’era una popolazione
povera di pescatori che non lesinarono ospitalità a quei soldati che con le
loro sole divise terrorizzavano le popolazioni civili dell’intera Europa.

 

Il sottomarino U-1277 fu
costruito nei cantieri navali della Bremer Vulcan a Brema, e varato il 6 di
agosto del 1943. Fu
il penultimo sottomarino costruito in questo cantiere navale. L’ultimo, l’
U-1278 ebbe sorte diversa. Fu infatti affondato il 17 febbraio 1945 nelle acque
del Mare del Nord da bombe di profondità lanciate da due fregate britanniche
causando la morte di tutto l’equipaggio.

 

L’U-1277 aveva una lunghezza di 67.23
metri, 4.74 metri di larghezza e 9.55 metri di altezza max., era dotato di
quattro motori (due diesel e due elettrici) in grado di generare una potenza di
3200hp con una velocità max. di 17.6 nodi in emersione e una potenza di 750hp
con velocità max. di 7.6 nodi in immersione.

 

Era dotato di 14 siluri
con quattro tubi lanciasiluri a prua, due a babordo e due a tribordo, e un
quinto a poppa (tutti da 533 mm), inoltre era dotato all’esterno di artiglieria
antiaerea costituita da un cannone automatico da 37 mm e quattro mitragliatrici
da 20mm montate a coppie.

 

La vita a bordo di questi
sottomarini era difficile, per mesi in uno spazio ristretto vivevano in media
50 uomini. C’erano
solo due bagni, uno dei quali ad inizio missione veniva stipato di generi
alimentari. Non vi erano docce, non c’era nessun medico a bordo, l’acqua
potabile era razionata e la temperatura a bordo variava a seconda di quella
delle acque in cui navigava.

  • Organizzato da: Assemblea Teatro de Turim e Teatro Pé de Vento do Porto
  • In collaborazione con: IIC Lisbona