Spettacolo di danza MDLSX della Compagnia Motus, organizzato dalla Culturgest con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.
Sabato, 17 marzo alle 21.30
Domenica, 18 marzo alle 17.00
Durata: 1.20
Prezzi: 15€ · giovani fino a 30 anni e disoccupati: 5€
M16
Con Silvia Calderoni
Regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
Drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni
Suoni Enrico Casagrande
in collaborazione con Paolo Panella e Damiano Bagli
Luci e video Alessio Spirli
Produzione Elisa Bartolucci e Claudia Casalini
Comunicazione Marta Lovato
Distribuzione internazionale Lisa Gilardino
Produzione Motus in collaborazione con La Villette – Résidences d’Artistes, Create to Connect, Bunker/Festival Mladi Levi, Festival de Santarcangelo, L’Arboreto, Marche Teatro con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, Mibact, Regione Emilia Romagna
Debutto 11 luglio 2015, Festival de Santarcangelo
MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in “On Becoming Europeans”, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista… Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento concepito nel formato di un eccentrico Dj/Vj set.
In MDLSX collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà MDLSX oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con “A Cyborg Manifesto” di Donna Haraway, il “Manifesto Contra-sexual” di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.
Motus nasce a Rimini nel 1991. I fondatori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcuni tra i più scomodi “poeti” della contemporaneità.
Con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, Motus ha saputo prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente. Ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare alla radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca o a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia dell’emigrazione e di creare instant community in tutto il mondo.
Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro. Silvia Calderoni, attrice di Motus dal 2005, ha vinto diversi premi tra cui premio UBU come migliore attrice Italiana (2009), MArteAwards (2013), Elisabetta Turroni (2014) e Virginia Reiter (2015).
Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo, da Under the Radar (NYC), al Festival TransAmériques (Montréal), Santiago a Mil (Cile), Fiba Festival (Buenos Aires), e in tutta Europa, in Portogallo sono stati al Festival Escrita na Paisagem nel 2011.
“Silvia Calderoni dev’essere fatta di mercurio, o di qualche improbabile elemento liquido ancora da scoprire. Sicuramente nessun corpo composto di materia mortale potrebbe subire le imprevedibili trasformazioni ottenute da questa eccezionale attrice in “MDLSX”. Un lavoro che mescola le percezioni, ad opera della rivoluzionaria compagnia teatrale italiana Motus” (Ben Brantley, The New York Times, janeiro 2016).
foto: ©Nada Zgank
Informazioni
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