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Proiezione del 7 e 8 episodio del Ciclo di documentari “La Vera Natura di Caravaggio”

Proiezione del 7 e 8 episodio del Ciclo di documentari “La Vera Natura di Caravaggio”: ‘Sugli altari’ e ‘Nella polvere’, prodotti da Land Comunicazioni per Rai Cultura e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.

Proiezione in lingua italiana.

Ingresso libero fino al completamento della sala. Si consiglia di prenotare al tel. 213884172; e-mail: iiclisbona.reservas@esteri.it

Chi è stato, cosa è stato, Michelangelo Merisi da Caravaggio? In cosa fu rivoluzionario? Perché lo sentiamo ancora tanto vicino, urgente? Perché ci sconvolge ancora? E cosa si può dire oggi di un artista trasformato in icona pop da un mercato dell’arte che antepone il consumo alla conoscenza, il sensazionalismo allo studio approfondito e alla comprensione vera dell’arte e della storia? Domande alle quali Tomaso Montanari risponde in “La Vera Natura di Caravaggio”

Dodici puntate che – in modo inedito e scientifico – ripercorrono la vicenda biografica e artistica del pittore lombardo, attingendo alle fonti dell’epoca e agli scritti degli studiosi più attenti, senza mai cedere alla tentazione di clamorose rivelazioni, proponendo invece un’interpretazione originale, dell’artista, non priva di sorprendenti scoperte.

7 – Sugli altari

Nei primi anni del ‘600 Caravaggio è uno dei pittori più richiesti, le sue opere destinate ai privati e agli altari delle chiese: il San Giovannino dipinto per il banchiere Ottavio Costa, la Cena in Emmaus di Londra per i Mattei; la Deposizione di Cristo, oggi ai Musei Vaticani, sull’altare della chiesa dei Filippini, Santa Maria in Vallicella. Misteriosa è la genesi della Madonna del Rosario, comprata da un gruppo di artisti guidato da Rubens per una chiesa di Anversa e poi finita a Vienna. Tutta romana è invece la Madonna dei Pellegrini, ancora sull’altare per cui venne dipinta, nella chiesa di S. Agostino. Una Madonna dal volto inconfondibile di Lena Tognetti, prostituta e amica di Caravaggio. Una donna del popolo, con in braccio il suo bambino, di fronte a due viandanti inginocchiati, con i piedi sporchi e i vestiti rattoppati. Un quadro del quale “dai popolani ne fu fatto estremo schiamazzo”.

8 – Nella polvere

La notte del 28 maggio 1606 Caravaggio uccide Ranuccio Tommasoni e fugge da Roma per non tornarci più. Prima della fuga l’artista realizza quadri memorabili, ma che non sempre incontrano il favore dei committenti. Per Santa Maria della Scala, a Trastevere, dipinge una Morte della Vergine che i carmelitani rifiutano, forse, come è stato scritto, perché la Madonna vi appare priva di “decoro”. Accanto alle grandi pale, i quadri di devozione: San Girolamo nello studio, forse dipinto per Scipione Borghese; San Girolamo penitente oggi a Monserrat, Catalogna; San Francesco in meditazione e il San Giovannino della collezione di Palazzo Corsini. Nei primi mesi del 1606, Caravaggio fa una delle sue opere più belle: la Madonna dei Palafrenieri. Una grande pala che doveva decorare un altare della nuova San Pietro, ma che resta in basilica un solo giorno.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura