Presentazione del volume “Controverse. Scrivere in diaspora, poetiche del divenire” con le curatrici Livia Apa e Ubah Cristina Ali Farah, nell’ambito della programmazione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo e in collaborazione con la Libreria Piena libri persone visioni.
Mercoledì, 15 ottobre 2025, ore 18.30
Istituto Italiano di Cultura di Lisbona Posti limitati. Prenotazione obbligatoria alla mail: iiclisbona.reservas@esteri.it |
Un dialogo tra due generazioni di donne, autrici e voci in diaspora, che ancora troppo spesso si tende a etichettare come categoria “altra” nel vasto universo editoriale italiano. Ma se scrivere è di per sé un atto politico, la letteratura può diventare uno strumento per uscire dalle maglie oppressive di una visione bianco-centrica e raccontare un presente reale, in una direzione diversa dall’unica che viene considerata possibile.
Le curatrici Livia Apa e Ubah Cristina Ali Farah hanno dialogato con nove autrici che si sono raccontate per ragionare collettivamente sui loro intrecci linguistici e culturali, sulle relazioni complesse con il mondo editoriale, sui limiti delle categorie identitarie, sulle potenzialità dei nuovi social media, sul potere della letteratura, sulla possibilità di delineare – grazie alla scrittura – nuove strade che sembravano impercorribili. Per raccontare la bellezza oltre la sofferenza e nell’opportunità dell’incontro, per tracciare insieme nuove poetiche del divenire.
Controverse è uno spazio di sperimentazione, un dialogo composito, fatto di aneddoti e narrazioni, sovversioni e riflessioni linguistiche, che approfondisce la diaspora nella scrittura e la scrittura in diaspora. Le voci che lo compongono sono quelle di Gabriella Ghermandi, Espérance Hakuzwimana, Wissal Houbabi, Djarah Kan, Gabriella Kuruvilla, Kaha Mohamed Aden, Stella N’Djoku, Igiaba Scego, Nadeesha Uyangoda.
Livia Apa, africanista di formazione, è una ricercatrice indipendente che si occupa di studi letterari e culturali dei Paesi di lingua ufficiale portoghese. Attualmente lavora sul pensiero anti-coloniale. Traduce dal portoghese e dal francese, soprattutto poesia (Ruy Duarte de Carvalho, Ana Luísa Amaral, Mia Couto, Luís Carlos Patraquim, José Eduardo Agualusa, Ondjaki, Ana Paula Tavares, Felwine Sarr). Fa parte della redazione della rivista Gli Asini di Bologna. Vive a Lisbona.
Ubah Cristina Ali Farah, scrittrice e poetessa somala e italiana, è autrice di tre romanzi, Madre piccola (Frassinelli 2007), Il comandante del fiume (66thand2nd 2014), Le stazioni della luna (66thand2nd 2021), dell’ekphrasis La danza dell’orice (Juxta Press 2020) e della raccolta di racconti Le ceneri della fenice (Hopefulmonster 2022). È stata vincitrice del Premio Lingua Madre (2006) e Vittorini (2008). Nel 2018 ha lavorato alla riscrittura dell’Antigone diretta a Palermo da Giuseppe Massa e al libretto dell’opera comunitaria Silent City per Matera 2019, diretta da James Bonas con musiche composte da Nigel Osborne.
“Italofonia: lingua oltre i confini“, è il tema scelto per la XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, con l’obiettivo di celebrare lo spazio linguistico, culturale e sociale dell’italiano, immaginando una nuova comunità di persone nel mondo legate dalla passione per la nostra lingua e, attraverso di essa, dalla vicinanza al nostro Paese.