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LA NOTTE DELLA LIBERTÀ concerto di musica klezmer dell’Ensemble Stellerranti

Concerto inaugurale della Settimana dell’Armonia Interreligiosa

Concerto di musica klezmer La notte della libertà dell’Ensemble Stellerranti per l’aperturadella Settimana dell’Armonia Interreligiosa, organizzata dal Gabinete Lisboa Encruzilhada de Mundos
del Comune di Lisbona, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.

L’Ensemble Stellerranti è composto da Lydia Cevidalli (violino), Pier Gallesi (fisarmonica, piano), Cinzia Bauci (voce), Mauro Sabbione (piano).

 

La Notte della Libertà è un viaggio musicale
in puro stile klezmer, ispirato ai
temi centrali della Pasqua Ebraica, la fine della schiavitù e la conquista
della libertà. E’ ambientato in un immaginario cabaret dei ghetti, il Geto
Kabarett che si rifà ai tanti locali aperti nei ghetti durante la seconda
guerra mondiale. Musica e teatro, pii niggunim, brani di tradizione religiosa e
trasgressive canzoni del cabaret berlinese si intrecciano dando vita ad uno
concerto molto originale.

 

La Notte della Libertà debutta nel maggio
2012 al Piccolo Festival della cultura ebraica, Le Scimmie – Milano ed è stato
presentato in vari festival sia in Italia che all’estero.

 

Cinzia BAUCI e Pier GALLESI hanno alle spalle una
preparazione musicale classica, hanno frequentato scuole di teatro e hanno un
curriculum molto eclettico, dalla musica ambient e di ricerca a incursioni nel
pop d’autore e nella musica d’intrattenimento. Si presentano come moderni
cantastorie e sono autori ed ideatori del teatro concerto in cui mescolano
recitazione, canto, musica colta e popolare, lingue e discipline artistiche. E’
del 2011 la performance “La Via del Cuore”, per voce e shofar, a completamento
della mostra antologica di Silvio Wolf “Sulla Soglia” al PAC (Padiglione d’Arte
Contemporanea) di Milano. Nel 2012 è uscito il CD Cabaret Europa prodotto da
Mauro Sabbione per la AFTER LIFE MUSIC DIMENSION di Vigevano. Sono del 2015
l’EP “Kabarett” piano e voce e il singolo “The Ballad of Rumelaj” sempre
prodotto da ALMD. Tengono attività di team building e laboratori di teatro e di
musica. La Bauci, in passato, ha fondato, con Mauro Sabbione, Melodrama, gruppo
della scuderia IRA di Firenze, con cui ha realizzato LP, tournée in Italia e
all’estero (Germania, Cuba, Grecia, Svizzera), spettacoli teatrali, concerti
live e colonne sonore. Gallesi ha collaborato, in qualità di pianista,
fisarmonicista ed attore, con l’orchestra NSI (Nuova Sinfonica Italiana) e
tiene incontri di didattica musicale come quelli  legati all’organo Mascioni della Basilica di
San Gaudenzio rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie.

 

Lydia
CEVIDALLI,
docente di violino al Conservatorio G. Verdi di Milano. Responsabile presso lo
stesso conservatorio de “La giornata della memoria”. Attività di concertista in
Italia e all’estero. Ha collaborato con Jordi Savall. Si è esibita con
musicisti klezmer come Gabriele Coen. Fondatrice dell’ensemble barocco
“Salomone Rossi”, citiamo tra i tanti il concerto del 24 gennaio 2016 al
Quirinale trasmesso da Radio Tre, e del gruppo di divulgazione della musica
ebraica tradizionale “Klezfardit”; animatrice di molti progetti di grande
spessore legati ad aspetti poco conosciuti del mondo ebraico; musica dal vivo
in piece teatrali e  in reading.

www.lydiacevidalli.it

 

Mauro
SABBIONE,
diplomato al Conservatorio N. Paganini di Genova, è il tastierista dei Matia
Bazar dal 1981 al 1984; nel periodo elettronico, tastierista anche dei Litfiba,
partecipa alle incisioni di El diablo, Live on Line, Insidia. Attualmente
collabora con Leo Bassi, Johnny Melville, Jango Edwards. Fondatore insieme al
contralto Cinzia Bauci di Melodrama, tra le numerose produzioni ricordiamo Che
Guevara, premiato come migliore opera del 1997. Il CD Gramsci Bar, dedicato a
Giovanni “Visone” Pesce, originale rivisitazione dei canti della Resistenza,
prodotto da Valerio Peretti di Striscia la notizia, viene premiato al Mei di
Faenza nel 2003. Ultima produzione: il CD Cabaret Europa di Stellerranti (After
Life Vigevano). Il suo ultimo lavoro live è “Tango nel fango di Rabelais”
concerto per piano solo e video.

www.sabbione.com

 

Programma

 

Evenu Shalom Aleichem brano di benvenuto dei
Klezmorim, i cantastorie ebrei dell’Est Europa.

Ma nishtanah 
tradizionale di Pesach (Pasqua ebraica) Ma nishtanah halayla aze mi kol
aleilot? In cosa è diversa questa notte dalle altre notti? Una delle quattro
domande che i figli rivolgono ai padri durante la cena rituale.

Il capretto tradizionale di Pesach in dialetto
piemontese.

Ocho kandelikas legato alla festa di
Chanukkah, la festa dei lumi invernali, in Jidio (Antico spagnolo parlato dagli
ebrei sefarditi).

Abraham avinu Brano in Jidio che racconta la
nascita di Abramo.

Niggun canto senza parole legato al misticismo
chassidico, corrente nata alla fine del secolo diciottesimo in Polonia.

Ich bin die fesche Lola di Friedrich
Hoellander, uno dei compositori più in auge negli anni d’oro del cabaret
berlinese, cavallo di battaglia di Marlene Dietrich, propone un ideale di donna
anticonvenzionale, opposto a quello nazista della casalinga delle tre kappa,
chiesa, cucina, bambini (Kirche, Küche, Kinder).

Alabama Song di Bertolt Brecht e Kurt Weill,
scritta nel 1927 e poi inserita nell’opera “Ascesa e caduta della città di
Mahagonny” un apologo in odore di profezia sul rovesciamento dei valori, il
male diventa bene e viceversa. Alabama Song è stata ripresa più volte da famosi
artisti pop e rock, una delle rivisitazioni più conosciute è quella dei Doors.

Youkali di Kurt Weill, composta nel 1934 dal
musicista durante l’esilio francese, alla vigilia della partenza per l’America.
Sogno di un impossibile shalom, impregnato di nostalgia.

Sphilze mir a tango è uno dei cinquecento
tanghi in Yiddish raccolti dall’intellettuale Smerke Kazerginskij composti nei
ghetti e persino nei campi di concentramento. “Suonami un tango Maestro ma che
sia in Yiddish. Le parole dicono così: “Suonami un tango che la nonna e i
bambini grandi e piccoli possano capire e anche ballare. Suonami un tango per i
mistici e per i razionalisti. Suonami un tango per il popolo disperso. E che
Hitler e il terzo reich siano maledetti”.

Zog nit keynmol Inno partigiano legato alla
resistenza nei ghetti di Varsavia e di Vilna. “Poiché siamo partigiani noi
siamo qui, sotto una pioggia di piombo siamo rimasti in piedi, il nostro non è
un canto di uccelli liberi ma siamo rimasti in piedi. Non dire mai che non c’è
un’altra via possibile”.

Ventanas altas brano nuziale in jidio tipico
della comunità di Salonicco, i “feroci, ammirevoli greci” di cui parla Primo
Levi in “Se questo è un uomo”. Tra i primi ad essere deportati.

Chi chi bunichi ninna nanna infantile della
Comunità sefardita di Sarajevo, protagonista di una vicenda romanzesca legata
alla sua bellissima Haggadah (racconto rituale di Pasqua), salvata dai nazisti
grazie al coltissimo bibliotecario musulmano che la nascose rischiando la vita.
Choson kale mazel tov canto nuziale askenazita.

Blowin’n the wind scritta da un giovane Bob
Dylan, ebreo di successo nella Goldene Medine, un vero e proprio elogio della
libertà e che chiude un programma che alla libertà è dedicato.

Hava Naghila celeberrima, ormai
tradizionalmente legata al dopo guerra, alla ricostruzione, alla rinascita.

 

www.stellerranti.eu

Facebook: Stellerranti

  • Organizzato da: IIC, Gabinete Lisboa Encruzilhada de Mundos del Comune di Lisbona
  • In collaborazione con: Secretaria-Geral da Presidência do Conselho de Ministros