“I Racconti di Mamma Orca” di Roberto De Simone, con Edoardo Catemario (chitarra), quartetto canonico Matteo Calosci (violino), Niccolò Musumeci (violino), Margherita Fanton (viola), Zoltan Szabo (violoncello). Un’opera in cinque movimenti, rappresentativa del legame esistente tra la tradizione musicale napoletana, arcaica e popolare, e la musica contemporanea nella sua accezione più raffinata.
“I racconti di Mamma Orca” rappresenta idealmente il tratto di unione tra un passato arcaico, sia popolare che colto, di Napoli e della sua scuola musicale e la musica contemporanea nella sua accezione più raffinata. Un programma che unisce il quartetto d’archi, che incarna nell’’immaginario collettivo la formazione principe della musica da camera, e la chitarra, che è strumento a due facce, da un lato di corte e dall’altro di taverna. Roberto De Simone è uno dei massimi esperti di musica a tradizione napoletana scritta ed orale, una vera miniera di informazioni vivente. Ma è anche compositore che spazia dalla musica popolare (con la NCCP ad esempio) a quella colta. Il programma di oggi contiene due brani di Roberto De Simone (“I racconti di Mamma Orca” e “Ma fin est mon commencement”) ed uno di Edoardo Catemario (Suite Gesualdiana) che del maestro De Simone raccoglie e condivide la missione compositiva legata a Napoli ed alle sue tradizioni.
Nell’ambito di “Estate all’Italiana Festival“, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Associazione ItaliaFestival.
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