Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Ciclo SULLE TRACCE DI MICHELANGELO alla presenza del regista Nino Criscenti

1º incontro del Ciclo con la proiezione del documentario La Cappella Sistina raccontata da Antonio Paolucci (2012)

1ºincontro del ciclo Sulle tracce di
Michelangelo, con la proiezione
del documentario La Cappella Sistina raccontata da Antonio Paolucci (2012), alla
presenza del regista Nino Criscenti

Documentario in lingua portoghese.
Durata 52 minuti

 

31 ottobre
1512: Giulio II entra nella Sistina. L’opera di Michelangelo finita. Sguardi
stupiti, non solo per la bellezza e la perfezione. Di fronte agli accostamenti cromatici
e alle torsioni dei corpi, tutti sentono di trovarsi di fronte a una novità
assoluta: la pittura non è più come prima. “È la lucerna dell’arte nostra”,
scrive Vasari: ci ha lasciato tutti “trasecolati e muti”. A raccontare la
Sistina, nella Cappella stessa, è Antonio Paolucci, direttore dei Musei
Vaticani: le scene bibliche, gli Ignudi, i Veggenti, le lunette e le vele, i
pennacchi. E la parete del Giudizio che Michelangelo dipingerà anni dopo, tra
il 1537 e il 1541. Intorno quello che già c’era, le Storie di Mosè e le Storie
di Cristo dipinte a fine ‘400 da artisti come Botticelli, Perugino,
Ghirlandaio.

 

NINO CRISCENTI
giornalista e autore televisivo alla Rai, la televisione pubblica italiana, ha
progettato diversi programmi d’informazione e realizzato inchieste, reportage,
documentari. Con il programma Come cambia
la scuola. Esperienze in Europa, ha
ricevuto nel 1975 il Premio Saint-Vincent di giornalismo. Ha raccontato la
Resistenza in Toscana con il documentario Guerra
in Val d’Orcia (Premio giornalistico Europa 1995).  Con Arte
negata ha indagato, insieme con lo storico dell’arte Federico Zeri, i punti
critici del patrimonio storico-artistico italiano (Prix du meilleur reportage
del Festival International du Film sur l’Art, Montreal 1997).  È andato poi a vedere lo stato del paesaggio
italiano, tra degrado e tutela, con l’inchiesta di sei ore Paesaggi rubati.  Con Sandro
Cappelletto ha realizzato nel 2002 il ritratto di un grande pianista: Pollini e la sua musica. Con lo storico
dell’arte Antonio Paolucci ha realizzato diversi documentari sull’opera di
Michelangelo: dalla statua del David (2004) ai 500 anni della volta affrescata
nella Cappella Sistina (2012), agli ultimi dipinti dell’artista, gli affreschi
nella Cappella Paolina (2015).

 

ANTONIO
PAOLUCCI nato a Rimini il 29 Settembre 1939, laureato in Storia
dell’Arte con Roberto Longhi e specializzato a Bologna con Francesco Arcangeli,
è entrato a 29 anni nella carriera direttiva dei Beni Culturali. È stato
Soprintendente a Venezia, a Verona e a Mantova, Direttore dell’Opificio delle
Pietre Dure di Firenze (dal 1986 al 1988), Direttore Regionale dei Beni
Culturali per la Toscana (dal 2004 al 2006) e, per quasi venti anni (dal 1988
al 2006, eccetto l’intervallo in cui è stato Ministro), Soprintendente per il
Polo Museale Fiorentino. Specialista di arte italiana del Rinascimento, è
autore di cataloghi di musei e di mostre, di saggi e di monografie su autori
come Donatello, Piero della Francesca, Luca Signorelli, Antoniazzo Romano,
Michelangelo Buonarroti, Raffaello, Filippo Lippi, Benvenuto Cellini,
Giorgione, Giovanni Bellini, Melozzo da Forlì e molti altri. In particolare è
opportuno sottolineare i suoi libri monografici su Piero della Francesca, su
Luca Signorelli, su Antoniazzo Romano, sulle Pietà di Michelangelo.

Ha insegnato all’Università di Firenze
(Facoltà di Lettere e Filosofia e Istituto di Storia dell’Arte) e all’Università
di Siena (Facoltà dei Beni Culturali). Dal 1990 al 1995 è stato consigliere
comunale al Comune di Firenze.

Dal Gennaio del 1995 al Maggio del 1996 ha ricoperto la carica di Ministro per i Beni
Culturali nel Governo tecnico di Lamberto Dini. Dopo il sisma del 1997 ha diretto, come Commissario Governativo, il
cantiere di restauro nella basilica di San Francesco ad Assisi (fino
all’inaugurazione del restauro nel 1999).

Tra il 2007 ed il 2013 ha ricoperto il ruolo
di Vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Attualmente
ricopre la carica di Presidente del Comitato Scientifico per le mostre d’arte
nelle Scuderie del Quirinale (dal 25-01-2007).

 Dal 4
dicembre 2007, per nomina di Papa Benedetto XVI, è Direttore dei Musei
Vaticani.

 

È insignito delle seguenti onorificenze:

§  Cavaliere
di Gran Croce della Repubblica italiana.

§  Legione
d’Onore della Repubblica francese.

§  Medaglia
d’oro dei benemeriti della Cultura.

§  Accademico
dei Lincei

 

È stato insignito dei seguenti Premi
Culturali:

§  Premio
Rotondi ai “Salvatori dell’Arte” (Sassocorvaro 2004)

§ 
Premio
F.I.A.C. (“Foundation for Italian Art and Culture”)
(New York 2005)

§ 
Premio della
C.I.N.O.A. (Confederation International des Negociants en Oeuvres d’Art) (Sorrento,
Giugno 2007)

§  XXXV
Premio Guidarello per il Giornalismo d’Autore (2008)

§  Premio
Grinzane Cavour – Ermitage (2008)

§  Premio
“Viaggio in Italia” (del Ministero per i beni e le Attività culturali e della
Società Geografica Italiana) (2011)

§  Premio
Icom Italia – Musei dell’anno 2011

§  Premio
Hemingway Europa – Lignano Sabbiadoro (2012)

§  Premio
Capalbio 2012

§  Premio
Capri 2012

§  Laurea
Honoris Causa in Storia dell’Arte – Università di Roma “Tor Vergata” (2014)

§  Premio
Giambattista Gifuni (2015)

§  Premio
Gentile da Fabriano (2015)

Premio Pico della Mirandola (2015)

  • Organizzato da: Organizzato da (terza lingua)
  • In collaborazione con: In collaborazione con (terza lingua)