Concerto dell’Ensemble GIARDINO DI DELIZIE, organizzato dall’Istituto Italiano di cultura di Lisbona e dall’Ambasciata della Repubblica della Polonia in Portogallo, nell’ambito del semestre di Presidenza polacca del Consiglio dell’UE.
Venerdì, 4 aprile 2025, ore 18.30
Istituto Italiano di Cultura di Lisbona
Av. Infante Santo, 43 – 2º – Lisbona
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria alla mail: iiclisbona.reservas@esteri.it
“Musica oltre i confini” è un invito a immergersi nel mondo dei suoni, dei profumi e dei sapori della Polonia e dell’Italia, esplorando le ricche interazioni culturali tra i due Paesi. Il concerto propone un viaggio sonoro attraverso il folklore polacco, visto dalla prospettiva di compositori italiani che, tra il XVII e il XVIII secolo, hanno vissuto, lavorato o viaggiato in Polonia, integrando elementi dello stile polacco nelle loro composizioni.
Ewa Anna Augustynowicz – Violino Barocco e Direzione Artistica
Valeria Caponnetto – Violino Barocco
Anna Skorupska – Viola, Violino Barocco
Agnieszka Oszańca – Violoncello Barocco
Elisabetta Ferri – Cembalo
Programma: Carlo Mannelli, Georg Philipp Telemann, Adam Jarzębski, Tarquinio Merula, Marcin Mielczewski, Carlo Farina, Adam Jarzębski
Giardino di Delizie è un dinamico e creativo ensemble femminile di musica antica, fondato a Roma dalla violinista e direttrice artistica del gruppo Ewa Anna Augustynowicz. Composto principalmente da artiste di origine italiana e di nazionalità polacca provenienti dalle più importanti istituzioni musicali italiane ed europee, si sono formate con maestri di fama internazionale e collaborano stabilmente con diversi ensembles, quali Capella Cracoviensis, Accademia Montis Regalis, Europa Galante, Concerto Romano, Concerto Italiano, Pomo d’Oro, Divino Sospiro, Concerto de’ Cavalieri, Musica Antigua Latina ecc.
Fin dal principio le componenti del gruppo hanno voluto portare all’interno della formazione le proprie specifiche radici culturali e i peculiari linguaggi musicali, approfondendo entrambi, a volte fondendoli, altre volte ponendoli in antitesi per esaltarne le differenze, e facendo di questo scambio e di questa dialettica il proprio punto di forza. Le musiciste, fortemente convinte dell’esigenza di “saper ben parlare per ben suonare” partono proprio da uno studio sulla fonetica delle rispettive lingue, e del tentativo di rendere il più verosimilmente possibile nella propria musica le caratteristiche della propria lingua.