Spettacolo di teatro Sul Concetto di Volto nel Figliodi Dio del regista teatrale e scenografo italiano Romeo Castellucci,
prodotto dal Teatro Municipal do Porto Rivoli, in collaborazione con São Luiz
Teatro Municipal, con l’appoggio dell’Istituto
Italiano di Cultura.
Lo spettacolo, che segna il ritorno a Lisbona
del regista e scenografo italiano Romeo Castellucci, si costruisce a partire da
una riproduzione dell’opera di Antonello Da Messina, Salvatore Mundi (1465) che
ci colloca dinanzi al viso di Gesù Cristo. Nella performance il ritratto di
Gesù parte dalla pittura rinascimentale e in particolare nel momento topico
dell’Ecce Homo. In questo preciso istante la tradizione vuole che il Cristo
guardi negli occhi lo spettatore in un potente effetto di coinvolgimento
drammatico di interrogazione. In questa confusione calcolata di sguardi che si
toccano e si incrociano, il ritratto del Figlio di Dio diventa il ritratto
dell’uomo, di un uomo, o perfino dello spettatore stesso. E così, nello
spettacolo, lo sguardo di Cristo diventa una sorta di luce che illumina una
serie di azioni umane, buone, cattive; schifose o innocenti.
Romeo
Castellucci
nasce nel 1960 a Cesena. Si diploma in Pittura e Scenografia all’Accademia di
Belle Arti di Bologna. Nel 1981 insieme a Claudia Castellucci e a Chiara Guidi
fonda la Socìetas Raffaello Sanzio. Da allora realizza numerosi spettacoli come
autore, regista, e creatore delle scene, delle luci, dei suoni e dei costumi.
Noto in tutto il mondo – i suoi lavori sono stati presentati in più di
cinquanta nazioni. Le sue regie propongono linee drammatiche non soggette al
primato della letteratura, facendo del teatro un’arte plastica, complessa,
ricca di visioni. Questo ha sviluppato un linguaggio comprensibile come possono
esserlo la musica, la scultura, la pittura e l’architettura. Il suo lavoro è
regolarmente invitato e prodotto dai più prestigiosi teatri di prosa, teatri
d’Opera e festival internazionali.
Nel 1998 riceve il Premio Europa come nuova
realtà teatrale, Taormina
Nel 2013 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera
da La Biennale
di Venezia.