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Proiezione del docu-film “Kordon” (Confine) ad un anno dall’aggressione russa alla nazione ucraina

Kordon. Nuova Locandina

Ad un anno di distanza dall’aggressione russa alla nazione ucraina, l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo, proietta il docu-film “Kordon” (Confine) di Alice Tomassini, prodotto da Vatican Media (Centro Televisivo Vaticano) e Tenderstories (società italiana di produzione audiovisiva).

INGRESSO LIBERO. Capienza limitata, prenotazione obbligatoria alla mail: iiclisbona.reservas@esteri.it

Titolo: Кордон Kordon (Confine) | Durata: 67 min.
Regia: Alice Tomassini (2022)
Lingua originale: Ucraino, Russo | Sottotitoli: Inglese
Produzione: Vatican Media, Tenderstories
Montaggio: Enzo Pompeo | Fotografia: Sergio Ravoni | Musiche: Andrea Guerra
Interpreti: Olena Zamkova, Ulianna Kapral, Anastasia Chukovskaya, Olena Kyryliuk, Iryna Chernobai

Sinossi: “Kordon” racconta la storia di alcune volontarie Ucraine che stanno combattendo una guerra non violenta per aiutare, facendo la spola tra il loro Paese e l’Ungheria, cercando di fare qualcosa per ridare speranza a un popolo sotto assedio. Un emozionante ritratto di resistenza, coraggio e solidarietà femminile.

Alice Tomassini è una regista e autrice indipendente di documentari. I suoi film sono stati distribuiti dai principali broadcaster (tra cui Sky, Discovery, RAI) ed è stata recentemente inserita nella lista Forbes 30under30 European Media per il forte impatto sociale delle sue opere.
Filmografia: Login. Il giorno in cui l’Italia scoprì internet (2016), Churchbook #quando la fede si fa social (2019), Dear Mama (2021), L’importanza di iniziare da uno (2021), Kordon Confine (2022).

Trailer: https://vimeo.com/767850559 

Cos’è un confine? Quanto coraggio serve per attraversarlo? Cosa mette in gioco, dentro ognuno di noi, un evento che ci porta a dimenticare chi si è stati fino al giorno prima e a superare la nostra linea d’ombra per riscoprirci diversi? A tutte queste domande con uno sguardo che osserva lo scorrere della vita senza mai pretendere di giudicare Kordon prova a rispondere con la forza della vita stessa. Accanto alle persone scorre la strada e a ogni chilometro, a ogni incontro, a ogni separazione dall’esistenza di ieri corrisponde un nuovo inizio. Anche se l’orizzonte è ignoto e non tutte le risposte ai nostri dubbi e al dolore restituiscono una consolazione, sembrano dirci le protagoniste, bisogna saper andare. Superare le curve, andare incontro al proprio destino, rischiare. Rimanere immobili è l’unica condanna della storia. Di quella individuale e di quella che evade dai confini e valicandoli diventa universale. Due settimane dopo l’inizio della guerra sono partita come volontaria al confine ucraino con l’Ungheria, uno dei principali luoghi di esodo degli oltre 7 milioni di donne e bambini che hanno dovuto lasciare il loro paese in cerca di un posto più sicuro dove stare. E in quei giorni bui ho avuto l’onore di incontrare centinaia di persone eccezionali che stavano facendo del loro meglio, per provare ad aiutare un popolo in circostanze estreme. Dopo aver capito che non potevo dimenticare quello che avevo visto, ho pensato che sarei stata più utile come regista che come volontaria, così abbiamo organizzato una squadra e iniziato a filmare. Il documentario Kordon è la storia di quattro di quei volontari. Quattro donne comuni che fanno qualcosa di straordinario per aiutare un popolo sotto assedio. Questo film è per loro e per tutte le persone, che nel loro piccolo, hanno cercato di aiutare. É documentario che vuole aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’aiuto non violento, ed è un atto di resistenza, perché se mostrando questo film dimostriamo che fare qualcosa non solo è possibile ma è la cosa giusta da fare di fronte a enormi sfide, possiamo sperare di dare voce al potere delle donne di trascendere il loro dolore e scoprire in se stesse il coraggio di diventare il principale attore di pace. Alice Tomassini

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura