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Esposizione “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta” a Lisbona

Prosegue il tour mondiale della mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta” che, dopo le tappe a Ekaterinburg, Berlino, Madrid e Matosinhos, approda a Lisbona, alla Centrale Tejo del Museo maat.

Inaugurazione: giovedì, 7 aprile, tra le 18.00 e le 20.00

Ingresso gratuito il giorno dell’inaugurazione, a pagamento dall’8/4 al 30/5

Tra le 18.00 e le 18.30 ci sarà una conversazione tra Francesca Limana, una delle curatrici della mostra e Stefano Scaramuzzino, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.

Organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia ed in collaborazione con il maat, Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia di Lisbona, la mostra ha come obiettivo quello di approfondire la conoscenza di una delle figure più poliedriche e straordinarie nella storia dell’industria italiana e mondiale del Novecento: Adriano Olivetti.

Imprenditore, industriale, editore, intellettuale e politico, innovatore sociale e precursore dell’urbanistica, Olivetti ha saputo coniugare processo produttivo, responsabilità sociale e attenzione al territorio urbano, creando, tra il 1930 ed il 1960, un modello di impresa unico, innovativo ed all’avanguardia, che ha rivoluzionato la cultura imprenditoriale del ventesimo secolo ed è ancora oggi riconosciuto tra i più attuali e avanzati esempi di sostenibilità.

Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzata dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e dalla Fondazione Adriano Olivetti, a cura di Pippo Ciorra per il MAXXI e da Francesca Limana e Matilde Trevisani per la FAO, la mostra si avvale altresì del sostegno della Olivetti Spa (main sponsor) e di Translated srl (sponsor), e della collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti (partner tecnico), dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, Archivio Centrale dello Stato, Archivio Gabetti e Isola, Archivio Gianni Berengo Gardin, CSAC, Laboratorio-Museo Tecnologic@mente di Ivrea, Rai Teche.

La piattaforma espositiva, caratterizzata da un allestimento graficamente accurato e di grande impatto comunicativo, permette di accedere ai grandi temi che ruotano attorno all’impresa olivettiana e alla sua cultura: il progetto industriale, i codici dello stile Olivetti, i servizi culturali, il welfare, la pianificazione urbanistica e infine il progetto di Comunità. Questi vengono raccontati attraverso le quattro grandi sezioni tematiche Fabbrica, Cultura e Immagine, Città e Politica, Società, ognuna delle quali è illustrata con una grande varietà di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche ed è sviluppata in chiave interdisciplinare, facendo dialogare architettura, design, fotografia, editoria.

“In me non c’è che futuro”, riprendendo una sua citazione possiamo affermare che Adriano Olivetti è stato un imprenditore futuristico, un visionario come pochi, simbolo del made in Italy, capace di vedere oltre, di credere nell’innovazione tecnologica e nell’approccio creativo, nel mettere sempre al centro la persona e i suoi bisogni, l’equità sociale e la dignità del lavoratore e della lavoratrice.

È questo il grande lascito che Olivetti ha tramandato ai posteri, un modello virtuoso di gestione aziendale creativa, votata all’innovazione, all’inclusione sociale e al progresso della persona. Tale eredità ha portato alla recente iscrizione di Ivrea città industriale del XX secolo e delle sue architetture più importanti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, confermando il valore universale dell’azione olivettiana incarnata nello spirito di Comunità “materialmente più fascinosa e spiritualmente più elevata”.

Adriano Olivetti ha infatti sempre avuto come obiettivo quello di creare un nuovo modello culturale e sociale: la fabbrica non solo come luogo di lavoro, ma anche come luogo di cultura in cui ricerca tecnologica, design, architettura e sostenibilità si potessero integrare in un innovativo modello tra impresa e società, ancora oggi considerato esemplare.

Aperta al pubblico fino al 30 maggio 2022, dalle 11.00 alle 19.00 (chiusa il martedì e il 1º maggio)

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: maat, Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia