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CON LA MACCHINA DA PRESA. FESTIVAL DEI MESTIERI DEL CINEMA – FARE CINEMA 2021

Rassegna realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con True Colors, con cinque film italiani recenti che saranno disponibili, gratuitamente, sulla piattaforma Mymovies per l’intera settimana dal 14 al 20 giugno 2021.

Gli utenti dovranno creare un account attraverso il quale potranno vedere i film, senza necessità di ulteriori codici d’accesso. Seguire il link per accedere alla piattaforma MyMovies ►►►

I film sono trasmessi in versione originale sottotitolata in inglese, francese e spagnolo.

Fortuna di Nicolangelo Gelormini, 2020 | Genere Drammatico | 108 minuti

Interpreti: Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti, Anna Patierno, Libero de Rienzo

La bambina ha smesso di parlare. Si chiama Nancy, o forse Fortuna. Vive con la madre in un casermone della periferia del napoletano che è un non-luogo metafisico alienato e alienante, pieno di corridoi lungo i quali ci si perde, e dei quali non si vede la fine. La bambina frequenta una psicologa che cerca di capire perché non parli più. Sopra il casermone c’è un terrazzo dove si fanno feste rionali e dove i piccoli condomini giocano: fra questi Anna e Nicola, una bimba fantasiosa e un bambino bullizzato dai ragazzini più grandi. Tutti hanno segreti troppo giganti per essere raccontati. E tutti hanno paura del lupo. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento.

Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, 2018 | Genere Drammatico | 90 minuti

Interpreti:  Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Odette Gomis, Juliet Esey Joseph

Maria ha un cane e una vita dannata. Ripescata in mare come un rifiuto, è cresciuta marcata da un abuso sessuale che le ha scalfito il volto e privato il ventre della capacità di generare. Figlia di una madre alienata e braccio destro di una pappona tossicomane, Maria traghetta povere anime sul Volturno, prostitute nigeriane che affittano l’utero per sopravvivere e ingrassare la loro miserabile padrona. Un giorno la fuga di Fatima, che vuole tenere per sé il suo bambino, e la scoperta di una gravidanza inattesa, scuotono Maria dal profondo. Incinta e in fuga, dopo aver ritrovato e liberato Fatima, Maria prende coscienza di un bivio e sceglie il mare, la vita. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 3 Nastri d’Argento, 3 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato a Roma Film Festival

Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio, 2018 | Genere Drammatico | 103 minuti

Interpreti: Basir Ahnang, Dawood Yousefi, Tihana Lazovic

Ismail e Hassan sono due fratelli, migrati dall’Afghanistan all’Italia in tenera età. Quando Ismail ritiene di aver finalmente ritrovato un contatto con la propria madre insiste per vederla, nonostante lei neghi tutto. Di fronte alle difficoltà, decide di recarsi in Pakistan di persona per parlarle.

Moschettieri del re di Giovanni Veronesi, 2018 | Genere Commedia | 109 minuti

Interpreti: Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Margherita Buy

1650 (o suppergiù). Dopo trent’anni di onorata attività al servizio della casa reale i quattro moschettieri hanno abbandonato il moschetto e sono invecchiati: D’Artagnan fa il maialaro e ha il gomito dello spadaccino, più un ginocchio fesso; Athos si diletta con incontri erotici bisex ma ha un braccio arrugginito e un alluce valgo; Aramis fa l’abate in un monastero e non tocca più le armi; e Porthos, dimagrito e depresso (ma lui precisa: “Triste e infelice”), è schiavo dell’oppio e del vino. Ciò nonostante quando la regina Anna d’Austria, che governa una Francia devastata dalle guerre di religione al posto del dissennato figlio Luigi XIV, li convoca per affidare loro un’ultima missione, i moschettieri risalgono a cavallo, di nuovo tutti per uno, e uno per tutti.

Il sindaco del rione sanità di Mario Martone, 2019 | Genere Drammatico | 115 minuti

Interpreti: Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia

Napoli, oggi. Antonio Barracano “sistema le cose” e risolve problemi: gli “ignoranti” che non hanno santi in paradiso si rivolgono a lui perché interceda in loro favore e Barracano, soprannominato “il sindaco”, si presta volentieri a fare da mediatore, sulla forza della sua reputazione e del timore che sa incutere anche nei malviventi più incalliti del rione Sanità. Uno dopo l’altro, gli si presentano due guappi che “si sono sparati” (quasi) per sbaglio, un padre di famiglia taglieggiato da un usuraio, e il figlio di un panettiere che ha diseredato la progenie. E il “sindaco” mette tutto (e tutti) a posto, esponendosi in prima persona, nel ricordo delle ingiustizie subìte da ragazzo, quando era vittima dell'”astuzia che si mangia l’ignoranza”.