Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Concerto “UM SÉCULO DE FEDERICO FELLINI” con il pianista BENEDETTO LUPO e l’Orchestra Metropolitana di Lisbona

L’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in coproduzione con l’Orchestra Metropolitana di Lisbona,  presenta il Maestro BENEDETTO LUPO, pianista solista al concerto UM SÉCULO DE FEDERICO FELLINI, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Federico Fellini.

Pianista solista BENEDETTO LUPO
Orquestra Metropolitana de Lisboa
Maestro: Rui Pinheiro

Prezzo: 12 € – Biglietti disponibili al seguente link ►►► 

Programma:

Nino Rota Suite della musica del film Amarcord
Nino Rota Concerto Soirée, per piano e orchestra
Nino Rota Suite del balletto La Strada

Concerto realizzato con la collaborazione del CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, nell’ambito del Progetto SUONO ITALIANO.

Così scriveva Paolo Isotta sul Fatto Quotidiano del 17/4/2019
“Rota e Fellini, genii in simbiosi”
Quarant’anni fa se n’è andato Nino Rota. Federico Fellini gli sarebbe sopravvissuto per altri quattordici, ma rimase, alla sua scomparsa, come privo d’una parte di se stesso. Tale era la fratellanza artistica tra un sommo regista e un sommo compositore.
[…] Ma con Fellini, il genio assoluto, la simbiosi fu totale. Rota possedeva una natura complessa: era come una di quelle bambole aperta la quale ne trovi un’altra, e altre ancora. In lui v’era una vena di surrealismo e grottesco, fin di crudeltà, con improvvisi squarci verso l’etere e di pietà verso tutto ciò ch’è vivente, natura inanimata come animata, che mi pare sia la stessa cifra stilistica di Fellini. Dai Vitelloni a La strada, da La dolce vita a Boccaccio ’70. Mi fermo un attimo su questo film perché l’episodio di Fellini è un tributo alla grandezza, pur essa somma, di Peppino De Filippo quale attore surreale e tragico. Poi 8 e ½, Giulietta degli Spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord. Una serie impressionante di capolavori, di veri monumenti della civiltà per un trentennio. È l’intero ritratto dell’Italia: non quella del dopoguerra, dell’Italia eterna. Di tutti noi. Fossero vissuti nel Rinascimento, Fellini sarebbe stato Bronzino, Rota insieme Luca Marenzio e Adriano Banchieri. La “rivoluzione vicissitudinale” ha portato l’arte figurativa e la musica “forte” ai margini della vita artistica e sociale. Restava il cinema. Rota è stato non il collaboratore, il co-autore delle opere del nostro più grande regista.
(http://www.paoloisotta.it/index.php/articoli/235-rota-e-fellini,-genii-in-simbiosi)

 

BENEDETTO LUPO

Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Baltimore Symphony, l’Orchestre Symphonique de Montréal, la Seattle Symphony, la Vancouver Symphony, la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Rotterdam Philharmonic, l’Hallé Orchestra, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, l’Orquesta Nacional de España, l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, l’Orchestre Philharmonique de Liège, la Bergen Philharmonic, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, su invito di direttori quali Yves Abel, Vladimir Jurowski, Bernard Labadie, Juanjo Mena, Kent Nagano, solo per citarne alcuni. La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali fra cui il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Festival di Tanglewood, il Festival Internazionale di Istanbul, il Festival “Enescu” di Bucarest e il Tivoli Festival di Copenaghen.

Tra i momenti salienti della stagione 2018-19 ricordiamo il debutto con l’Orchestra Nazionale della RTVE di Madrid, la tournée con l’Orchestra da Camera di Mantova nei concerti di Salieri, Mozart e Beethoven; l’acclamato ritorno con la London Philharmonic nel Concerto per la mano sinistra di Ravel, e i recital monografici dedicati a Debussy, in Italia e all’estero, fra cui alla National Gallery di Washington nel giorno del centenario della morte del compositore (“il recital Debussy di Benedetto Lupo è stato un’esperienza musicale, sensuale e sonora assolutamente eccezionale” Le Devoir – “le interpretazioni di Lupo, libere da qualsiasi prevedibilità e routine, sono interamente personali, meditate e fresche. Durante l’intero concerto, il pubblico lo ha ascoltato in quel rapito silenzio, riservato al miglior modo di far musica” Washington Post).

Nel 2019 è tornato, fra l’altro, alla Società del Quartetto di Milano e con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di S. Cecilia diretta da Stanislav Kochanovsky. Oltre alle registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Benedetto Lupo ha inciso per TELDEC, BMG, VAI, NUOVA ERA, nonché l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS. Nel 2005 è uscita una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”.

Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, perfezionandosi successivamente con Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentato le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia. Dopo il debutto a tredici anni con il Primo Concerto di Beethoven, si è anche affermato in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot”, “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e nel 1992 con il Premio “Terence Judd” a Londra.

Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; tiene master class presso importanti istituzioni internazionali, è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali e, dall’anno accademico 2013/2014, è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.

Ulteriori info: https://www.metropolitana.pt/programacao/um-seculo-de-federico-fellini-2/

fellini100 colore bg bianco

https://fellini100.beniculturali.it/event/detail/256/concerto-un-seculo-de-federico-fellini

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Orquestra Metropolitana de Lisboa
  • In collaborazione con: CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica