Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

#IICSEMPRECONTIGO #62 | IL TEATRO DI PIPPO DELBONO #02

IL TEATRO DI PIPPO DELBONO SOTTOTITOLATO IN PORTOGHESE #02

L’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, grazie alla collaborazione con l’ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, ha il piacere di presentare in streaming 4 spettacoli di Pippo Delbono, in versione integrale in italiano con i sottotitoli in lingua portoghese: Questo Buio Feroce (2006), Dopo la battaglia (2011), Orchidee (2013), Vangelo (2016).

Si tratta di spettacoli che raccontano, attraverso un arco di dieci anni circa, il teatro di Pippo Delbono: una commistione poetica di immagini, scrittura originale, musica e danza. Questi lavori hanno avuto un percorso di lunghe tournée in tutto il mondo con teatri pieni e oggi, in via straordinaria, sarà possibile vederli in versione integrale dalle proprie case dal 6 al 30 giugno, sottotitolati in varie lingue tra cui il portoghese.

#02 Il secondo spettacolo “Dopo la battaglia” (2011) è visibile al link https://vimeo.com/408035067 e si potrà scegliere la lingua portoghese cliccando sull’icona cc (closed captions) sita alla destra della barra del volume. 

Dopo la battaglia uno spettacolo di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Gianluca Ballaré, Bobò, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Marigia Maggipinto, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella
e con la partecipazione di Alexander Balanescu e Marie-Agnès Gillot (a seconda della disponibilità degli artisti)
musiche originali Alexander Balanescu
scene Claude Santerre
costumi Antonella Cannarozzi
luci Robert John Resteghini
direttore tecnico Fabio Sajiz – responsabile suono Angelo Colonna – fonico Corrado Mazzone
luci, video Orlando Bolognesi – elaborazione costumi Elena Giampaoli
scene costruite nel laboratorio D.ex M. — sartoria Théâtre de la Place-Liège
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Théâtre du Rond Point – Paris, Théâtre de la Place – Liège, Théâtre National de Bretagne – Rennes
Debutto: 3 maggio 2011 Teatro Verdi – Padova

Dinanzi all’ultimo lavoro di Pippo Delbono ci ritroviamo come all’inizio di un viaggio visionario, sulla soglia di una sequenza di quadri, nel corpo di una drammaturgia che ci mostra, senza falsi pudori, la verità della follia. Dopo la battaglia è una composizione che spalanca le porte del nostro buio esistenziale, sfociando in flusso continuo, trapassandone lo spazio. Trovando il ritmo proprio della danza e della musica, cercando nelle parole e nei versi l’accordo di emozioni e linguaggi, trasfigurando il dolore del presente nella fede nel futuro.

Gli attori della Compagnia Delbono irrompono continuamente nell’inatteso, in un mare in perenne metamorfosi, dove la salvezza possibile avviene dopo l’ineludibile naufragio. Accompagna questo viaggio una presenza nuova, la danzatrice Marigia Maggipinto, già storica componente della compagnia di Pina Bausch. Delbono fiancheggia e sospinge i suoi compagni sulla scena di uno spazio neutro, uno spazio-mente grigio, crocevia del nostro immaginario, dove scorrono le figure del nostro mondo, dove vivono i vizi e le miserie di un popolo ingabbiato e cieco, le cui mosse si fanno automatiche. Vi riecheggiano, in un rito laico e sacrale, brani tratti da autori come Antonin Artaud, Franz Kafka, Alda Merini, Pier Paolo Pasolini, Walt Whitman, Rainer Maria Rilke, Alejandra Pizarnik riscritti da Pippo Delbono. Scena di versi e parole che accade sulle note di Giuseppe Verdi, Niccolò Paganini, Pëtr Ilic Cajkovskij e le cui note si intrecciano alla musica originale, eseguita dal vivo di Alexander Balanescu, violinista, compositore contemporaneo, interprete della nuova musica a cavallo tra primo e secondo millennio.Uno spettacolo che rappresenta una tappa importante nel percorso artistico di Delbono, che immette una linfa diversa nel suo linguaggio, puntando su effetti video e atmosfere cinematografiche, su immagini realizzate dallo stesso Delbono con il suo telefono cellulare, a proseguire la sperimentazione del suo La Paura. Nella forma di un teatro espanso, tracciato di corpi e testi, di forme del dire e del rappresentare, di toni che nella musica e nella danza si fanno azioni, verbo incarnato di attori, in un teatro che si fa carne del suo tempo, del nostro tempo.

Pippo Delbono è tra gli artisti più apprezzati e rappresentati in Italia e all’estero. La compagnia omonima nasce nei primi anni Ottanta ed è tuttora attiva con un nucleo stabile di attori che si avvale, volta per volta, di diverse collaborazioni. Un tratto distintivo delle sue opere è la partecipazione di persone provenienti da situazioni sociali di emarginazione, diventati membri stabili del gruppo di lavoro dando vita a un’esperienza scenica unica.
Il suo ultimo spettacolo è La gioia; per la prossima stagione è previsto il debutto di una nuova creazione, prodotta sempre da Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Tra gli spettacoli teatrali ricordiamo: Barboni (1997) che ottiene il Premio Speciale UBU “per una ricerca condotta tra arte e vita”, Il tempo degli assassini, La rabbia, Guerra, Esodo, Gente di plastica, Urlo, Il silenzio, Racconti di giugno, Questo buio feroce, La menzogna, Dopo la battaglia, Orchidee, Vangelo e La Gioia.
Nel 2003 Delbono realizza il film Guerra (Mostra del Cinema di Venezia e Miglior film David di Donatello 2004); a seguire: Grido (2006), La paura (Festival di Locarno 2009), Amore carne (68° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2011), Blue Sofa, Sangue (66° Festival di Locarno), La Visite-Versaille (2016) e Vangelo(2017). Nella lirica ha firmato le regie: Studio per Obra Maestra (Lirico Sperimentale di Spoleto 2007), Don Giovanni di Mozart (Teatr Wielki di Poznan, Polonia 2014), Cavalleria rusticana e Madama Butterfly (San Carlo di Napoli 2012 e 2014), Passione secondo Giovanni (Massimo di Palermo 2017) e I pagliacci (Teatro di Roma 2018).

Realizza con grandi musicisti concerti quali: Amore e carne con Alexander Balanescu, Il sangue sull’Edipo di Sofocle con Petra Magoni, Bestemmia d’amore con Enzo Avitabile e La notte.
In Italia ha pubblicato Barboni – Il teatro di Pippo Delbono (Ubulibri, 1999), Racconti di giugno (Garzanti, 2008), Corpi senza menzogna (Barbès, 2009) e Dopo la battaglia – scritti poetico-politici (Barbès, 2011), Sangue. Dialogo tra un artista buddista e un ex terrorista tornato in libertà (Clichy, 2014) e L’uomo caduto sulla terra (Clichy, 2016), e diversi libri sono stati pubblicati sul suo teatro e cinema. Inoltre ha ottenuto il Premio della Critica per Guerra, i Premi Olimpici per Gente di plastica e Urlo e a Wroclaw, Polonia (2009), il Premio Europa.

Al progetto realizzato da ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione hanno collaborato: Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura di Santiago e Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.

FOTO @Lorenzo Porrazzini

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Fondazione Emilia Romagna Teatro
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro