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Sergio Rubini dà voce a Pirandello

In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, l’attore e regista Sergio Rubini dà voce a Pirandello in una serata interamente dedicata allo scrittore agrigentino, grazie ad un’azione congiunta tra l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Fondazione De Sanctis.

‘Nel buio della sorte umana’: Pirandello e la conoscenza di sé è il titolo dell’evento che vedrà Rubini dare voce a Pirandello in una sequenza di letture di testi accuratamente selezionati dalle opere letterarie dello scrittore Premio Nobel per la Letteratura, dai romanzi Il fu Mattia Pascal e Uno nessuno e Centomila e dalla novella Il treno ha fischiato.

La lettura di Rubini sarà preceduta da un intervento critico della Prof.ssa Sebastiana Fadda, studiosa di letteratura, cultura e teatro e ricercatrice presso il Centro di Studi Teatrali della Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona.

Sergio Rubini, pugliese di nascita, si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. È uno degli artisti più completi del nostro cinema, ha lavorato in Italia e a livello internazionale, come attore principalmente, ma anche come sceneggiatore e regista, con un successo glorificato dalla critica. Straordinario interprete, icona del cinema italiano, irrinunciabile e significativo in ogni pellicola in cui ha preso parte, fu scoperto da Federico Fellini che, nel 1987, lo volle come protagonista de “L’intervista”.

Nel 1990 dirige e interpreta “La Stazione”, un’opera prima che vince il David di Donatello, il Nastro d’argento e il Premio FIPRESCI alla Mostra del Cinema di Venezia.

Con una vastissima produzione cinematografica dagli anni ‘90 fino ai giorni nostri, tra i suoi lavori più recenti come regista ricordiamo “Fuori sede” (2016), realizzato insieme agli allievi di Recitazione e Regia dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nella quale è docente di recitazione da diversi anni. Come attore, particolarmente straordinaria la sua interpretazione del capocomico Oreste Campese ne ‘La stoffa dei sogni’ di Gianfranco Cabiddu (2016) presentato lo scorso aprile alla 10ª Edizione della Festa del Cinema Italiano in Portogallo, liberamente tratto alla pièce L’arte della commedia di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione in napoletano de La tempesta di William Shakespeare, che gli è valsa la candidatura come miglior attore protagonista ai David di Donatello nel 2017.

Sebastiana Fadda ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi del Teatro presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona. Attualmente è ricercatrice per la FCT (Fondazione per la Scienza e la Tecnologia) per un progetto finanziato incentrato sulla drammaturgia portoghese contemporanea. È membro del Direttivo della Associazione portoghese di critici teatrali e fa parte, dal primo numero, del comitato editoriale della rivista “Sinais de cena”. Ha pubblicato una monografia dal titolo O Teatro do Absurdo em Portugal (1998), ha curato l’antologia Teatro portoghese del XX secolo (2002) di cui ha tradotto anche i testi e ha curato la fotobiografia Jaime Salazar Sampaio: Escritas à beira do palco (2006). Ha collaborato all’edizione delle opere teatrali di Jaime Salazar Sampaio (1997-2010), Augusto Sobral (2001), Teresa Rita Lopes (2007) e Jaime Rocha (2014) edite dalla Imprensa Nacional-Casa da Moeda. È autrice di una vasta pubblicazione scientifica, con contribuiti editi in volumi collettivi e su riviste specializzate. Recentemente ha pubblicato una monografia dedicata a Cortez (2017), che fa parte della collana Biografias do Teatro Português per IN-CM, TNDMII, TNSJ e CET.

INGRESSO LIBERO

Prenotazione obbligatoria al tel. 213884172; iiclisbona.reservas@esteri.it

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Lisbona
  • In collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Fondazione De Sanctis