Concerto ‘Festa Barocca. Arie e danze nel XVII secolo’ dell’Ensemble La Rossignol, in occasione dell’esposizione ‘Festa Barocca’ presso il Palácio Nacional da Ajuda, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura insieme al Palácio Nacional da Ajuda.
INGRESSO LIBERO limitato alla capienza della sala
LETIZIA DRADI, danza;
ROBERTO QUINTARELLI, contraltista, danza;
MATTEO PAGLIARI, flauti diritti;
FRANCESCO ZUVADELLI, clavicembalo;
DOMENICO BARONIO, chitarra barocca, mandora, percussioni
Nel XVII secolo si verifica in Europa la più grande esplosione di balli di tutti i tempi. La danza diviene una delle arti più amate e, per dame e cavalieri, il ben figurare nel ballo diventa condizione per affermarsi: ballare non è più solo un divertimento, una tecnica di corteggiamento, ma un’arte raffinata, elegante, codificata in forme ben precise. Parte di questo successo si deve indubbiamente al genio del compositore, ballerino e strumentista fiorentino Giovanni Battista Lulli, naturalizzato francese col nome di Jean-Baptiste Lully, al servizio di Luigi XIV, monarca che attribuì alla danza un ruolo socio-culturale centrale e persino un valore strategico-politico, dato che partecipare ad un balletto del re voleva dire partecipare alla sua grandezza e alla sua potenza. In ogni caso si tratta di un grande patrimonio culturale che affonda le sue radici nei libri rinascimentali di Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo da Pesaro, Fabritio Caroso da Sermoneta e Cesare Negri, milanese, autentiche pietre miliari della storia della danza. Il programma si ispira liberamente a “Della tragedia antica e moderna” un trattato del bolognese Pier Jacopo Martello (1665-1727) il quale descrive gli stili di danza francese, spagnola e italiana: “Il Franzese balla in modo che sembra quasi nuotare. Le braccia, sempre elevate e pieghevoli, rompono l’onde leggiadramente”. La maniera spagnola invece “custodisce un non so quale decoro e maestà che è indivisibile dal genio grave della nazione” mentre il danzatore italiano “si vibra nell’aria e trinciate in essa agilissime capriole si restituisce in punta di pié leggerissimamente sul piano”.
LA ROSSIGNOL si occupa di musica e danza antica. Lo studio delle fonti dirette, le indagini storiche, organologiche ed iconografiche, la grande attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, hanno portato la Compagnia, sin dal 1987, ad un’intensa attività artistica, in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Israele, Tunisia, Algeria, Egitto, Russia, Grecia, India, Cina, Giappone, Romania, Cipro, Spagna, Siria, Libano, Marocco, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Malta, Turchia, Pakistan, Austria, Polonia, Brasile, Albania, Taiwan, Messico, Città del Vaticano, Australia, Kenia, Slovenia, Croazia, Svezia, Colombia, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Scandinavia, Kazakhistan, Bolivia, Venezuela, Hong Kong, USA, Arabia Saudita, Paraguay con concerti e spettacoli in festival e rassegne di grande prestigio. Chiamato a far parte dl CID (Conseil International de la Danse), all’attivo ha inoltre collaborazioni con la RAI, MEDIASET, TSI e con il cinema (Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi e Romeo & Juliet di Carlo Carlei), consulenze e direzioni artistiche, tra cui il Festival italiano di musica e danza rinascimentale, corsi di formazione e aggiornamento docenti e la realizzazione di musiche per spettacoli teatrali. Ha inciso per varie etichette discografiche 20 CD dedicati alla musica antica.
Programma
Ballo della battaglia – Bernardo Storace, Selva di varie compositioni, 1664
Ah, qu’il fait beau dans ce bocages
Sarabande Air des espagnols – J. Baptiste Lully, Le bourgeois gentilhomme, 1670, coreografia di Louis Guillaume Pécour
Canzon La Marcha – Tarquinio Merula, Curzio precipitato et altri capricci, 1638
La Bourrée d’Achille – J. B. Lully, Achille et Polixène, 1687, coreogr. di L.G.Pécour
Chaconne pour femme – J. B. Lully, Phaeton, 1683, coreografia di L. G. Pécour
Aria di Fiorenza – Carlo Calvi, Intavolatura di Chitarra, 1646
Sentirete una canzonetta – Tarquinio Merula, Curzio precipitato et altri capricci, 1638
La bourée – Anonimo italiano, coreografia Letizia Dradi
Forlana – André Campra, Le Carnaval de Venise, coreogr. di L.G.Pécour
Giga – Antonio Matteis, Arie per violino, 1676 coreogr. Letizia Dradi
Sonata in re maggiore (Grave, Allegro, Adagio, Allegro) – Arcangelo Corelli, MS Biblioteca Palatina, 1697
Si dolce è il tormento – Claudio Monteverdi, Quarto scherzo delle ariose…, 1624
Chaconne d’Arlequin . J. B. Lully, Le bourgeois gentilhomme, 1670, coreografia di Raoul Auger Feuillet
Corrente e Giga – Gregorio Lambranzi, Nuova e curiosa scuola, 1716, coreografia Letizia Dradi e Roberto Quintarelli
Antidotum Tarantulae e due tarantelle – Athanasius Kircher, Phonurgia nova, 1673
L’Allemande – J. B. Lully – A. Campra, Ballet fragments, coreografia di L. G Pécour
Diferencias sobre las Folias – A. Martin y Coll, Tonos de Palacio, coreografia R.A Feuillet