La storia dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, nato nel 1936 nel palazzetto di Rua do Salitre di proprietà della Casa d’Italia, è strettamente legata alla condizione politica di quel periodo.
La funzione primaria dell’Istituto era infatti quella di seguire le direttive della cosiddetta Accademia Reale, organo di cultura del governo fascista alla quale appartenevano molti degli intellettuali e scrittori dell’epoca come L. Pirandello, G. D’Annunzio, F. T. Marinetti.
Il primo corso di Lingua e Letteratura Italiana realizzato presso l’Istituto fu diretto dal Prof. Giuseppe Valentini, professore della Facoltà di Lettere di Lisbona. Per l’inaugurazione della nuova sede, Alessandro Pavolini (futuro ministro della cultura popolare nel 1939) presentò due conferenze: una sull’organizzazione corporativa italiana e l’altra sull’arte fascista.
In questo anno chiave dello Estado Novo Português, l’Istituto di Cultura Italiana collaborò per l’avvicinamento ideologico tra i due regimi attraverso tutta una serie di incontri e di conferenze sulla cultura, il sistema giudiziario e le relazioni storiche tra l’Italia e il Portogallo, organizzate dall’allora Direttore Aldo Bizzarri.
Nel 1941, Bizzarri venne sostituito da Gino Saviotti, fondatore del Teatro-Estúdio do Salitre, compagnia precorritrice dei gruppi di teatro sperimentale in Portogallo fino al 1950. Nel piccolo teatro, ancora oggi esistente al secondo piano dell’edificio, furono rappresentate, con la regia dello stesso Saviotti e di Vasco de Mendoça Alves, numerose pieces teatrali “essenzialiste” di vari autori portoghesi ed italiani come Gil Vicente, Carlo Gozzi, Vittorio Alfieri, Carlos Montanha, José de Almada Negreiros, Luiz Francisco Rebello.
Saviotti, uomo di teatro, ebbe il difficile compito di gestire l’Istituto di un paese in guerra nel contesto della dichiarata neutralità portoghese.
La delegazione italiana all’Esposizione del Mondo Portoghese (Giugno 1940) fu l’ultima rappresentanza ufficiale del regime fascista in Portogallo.
Caduto il fascismo in Italia, il regime portoghese entrò sempre di più in una politica isolazionista e l’Istituto Italiano di Cultura fu, durante gli anni fino alla “Rivoluzione dei garofani” del 25 aprile 1974, un punto di incontro, grazie alla propria extraterritorialità, per coloro che cercavano una finestra aperta sul mondo del cinema, della letteratura e in generale su quanto era malvisto dal regime.
Del clima di quegli anni, e della situazione di oppressione politica che si viveva, abbiamo un’eccellente descrizione in Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, direttore dell’IIC Lisbona dal 1985 al 1987.
La rivista dell’Istituto Italiano, Estudos Italianos em Portugal, fondata nel 1939, è stata un efficiente punto d’incontro della cultura italiana con quella portoghese. Studiosә di entrambi i paesi vi hanno collaborato presentandovi i loro studi originali su problemi che direttamente riguardano, sia nel campo delle lettere e della storia, sia in quello del diritto e della scienza, la cultura dei due paesi latini.
Vi hanno collaborato, tra gli altri: Paolo Emilio Taviani, Claudio Magris, Antonio Tabucchi, Vasco Graça Moura, Piero Ceccucci, Giulia Lanciani, Anibal Pinto de Castro, Giuseppe Tavani, Mario Rigoni Stern, Gino Saviotti, Riccardo Averini, Laura Cesana, Luciana Stegagno Picchio, Giacinto Manupella, Luiz Francisco Rebello, Carlo Castellaneta, José da Costa Miranda, Ettore Finazzi Agrò, Francesco Alberoni, Almeida Faria.
Dal 2005 la Rivista ha ripreso le sue pubblicazioni con una nuova serie.
I Direttori e le Direttrici che si sono alternati presso l’IIC Lisbona sono:
- Guido Vitaletti (1927 - 1933; Reale Istituto Luso-Italiano)
- Giuseppe Valentini (1933 – 1936)
- Aldo Bizzarri (1936 – 1941) con Luigi Federzoni come Presidente dal 1940 al 1943
- Gino Saviotti (1941 – 1950)
- Fernando Capecchi (1950 – 1956)
- Ugo Gallo (1956 – 1957)
- Guido Burgada (1958 – 1968)
- Riccardo Averini (1969 – 1979)
- Paolo Angeleri (1980 – 1984)
- Giulia Parola (reggente)
- Antonio Tabucchi (1987 – 1988)
- Angelo Manenti (1988 – 1990)
- Amalia Furletti (1991 – 1995)
- Massimo Gilardi (Reggente 1995-1998)
- Giuseppe Manica (1998 – 2001)
- Giovanni Biagioni (2001 – 2006)
- Giovanna Schepisi (2006 - 2009)
- Lidia Ramogida (2009 - 2014)
- Luisa Violo (2015 - 2021)
- Stefano Scaramuzzino (2021 - )