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Earthbound (ovvero le storie delle Camille) di Marta Cuscunà

Spettacolo Earthbound (ovvero le storie delle Camille) di Marta Cuscunà, una coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Etnorama, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, São Luiz Teatro Municipal, i-Portunus e A Tarumba – Teatro de Marionetas, i cittadini e le cittadine che si sono uniti al progetto #iosonoMecenate, nell’ambito della 22.ª edizione di FIMFA Lx – Festival Internacional de Marionetas e Formas Animadas.

Earthbound, liberamente ispirato al saggio ‘Staying with the trouble’ della filosofa americana Donna Haraway, è un monologo di fantascienza per attrice e creature animatroniche – progettate per essere attivate dal movimento umano – che trasforma in teatro il pensiero eco-femminista della Haraway, immaginando un futuro prossimo nel quale la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall’uomo.

Lo spettacolo mostra una piccola colonia di individui migrati in aree danneggiate dallo sfruttamento umano, per risanarle grazie alla collaborazione con partner non-umani: sono gli Earthbound a cui sono stati impiantati i geni di creature in via d’estinzione con il duplice scopo di conservarne la specie e favorire una nuova prospettiva per l’adattamento dell’uomo con l’ambiente naturale.

Di e con Marta Cuscunà
Scena Paola Villani
Assistente alla regia Marco Rogante
Realizzazione animatronica Paola Villani, Marco Rogante
Ccultura creature animatroniches João Rapaz, Janaína Drummond, Mariana Fonseca, Rodrigo Pereira, Catarina Santiago, Francisco Tomás (Oldskull FX, Lisboa
Dramaturgia Giacomo Raffaelli
Disegno del suono Michele Braga
Disegno delle luci Claudio “Poldo” Parrino
Direttore di scena, capo elettricista e fonico Marco Rogante

Lingua: Italiano, con sottotitoli per non udenti in portoghese – Closed Captions (CC)

Autrice e performer di teatro visuale, Marta Cuscunà è nata a Monfalcone. Nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia contemporanea per figure. Studia a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. È attrice in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, Inocencia criminal, diretti da Joan Baixas, Teatro de la Claca (Barcellona). Nel 2009 vince il Premio Scenario per Ustica con È bello vivere liberi! e nel 2012 la menzione speciale Premio Eleonora Duse per La semplicità ingannata. Nel 2016 debutta con Sorry, boys, terzo capitolo della trilogia Resistenze femminili che viene pubblicata integralmente nel 2019 da Forum Editrice. Ne Il canto della caduta unisce l’immaginario ancestrale del mito di Fanes ai principi di animatronica utilizzati per manovrare i pupazzi. Nel 2020 il Piccolo Teatro di Milano le affida la curatela di Ogni volta unica la fine del mondo, il programma di appuntamenti ideati insieme al coreografo Marco D’Agostin e all’ensemble teatrale lacasadargilla. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies.

Prezzo da 12€ a 15€ (con sconti)