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Conferenza “1918-2018: Giacomo Puccini e l’esperimento del Trittico” a cura del Prof. Sandro Cappelletto

Conferenza “1918-2018: Giacomo Puccini e l’esperimento del Trittico” a cura del Prof. Sandro Cappelletto, nell’ambito dell’evento ‘Dias da Música no CCB’, organizzato dal Centro Cultural de Belém con l’appoggio dell’Istituto Italiano di Cultura.

Entrata a pagamento: 5 euro. Info: ►►► 

Conferenza in italiano con traduzione consecutiva in portoghese.

New Tork, dicembre 1918, esattamente un secolo fa. Debutta Il Trittico di Giacomo Puccini. Un’idea originale e innovativa: rappresentare in una stessa serata tre atti unici diversi uno dall’altro. Prima la dura violenza de Il tabarro, ambientato tra i sottoproeltari che abitano nei barconi lungo la Senna a Parigi; poi la sofferenza di Suor Angelica, la vicenda di una giovane donna che ha avuto un figlio fuori dal matrimonio. Rinchiusa in un convento dalla famiglia, viene portata a una tale disperazione da costringerla al suicidio. Infine, il riso beffardo di Gianni Schicchi, che trae ispirazione da un personaggio citato nell’Inferno di Dante e condannato tra i falsari.
Puccini vuole far partecipare il pubblico ad un’esperienza nuova: «sorprendere, commuovere e far ridere bene» in una stessa serata. Rompere gli schemi tradizionali del melodramma, unire generi e epoche diversi, come diverso è lo stile musicale di ognuna delle tre opere.
Assistere al Trittico significa condividere un’esperienza che, un secolo dopo il suo debutto, mantiene intatta la propria coraggiosa originalità. (Sandro Cappelletto)

Scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto nasce a Venezia nella seconda metà del Novecento. Laureato in Filosofia, ha studiato armonia e composizione con il maestro Robert Mann. Tra le sue pubblicazioni, la biografia critica di Carlo Broschi Farinelli (La voce perduta, EDT), un’inchiesta politica sugli enti lirici italiani (Farò grande questo teatro!, 1996), un’analisi della Turandot di Puccini (Gremese).
Esce nel 2006 Mozart – La notte delle Dissonanze (EDT), indagine sull’Adagio introduttivo del Quartetto per archi K 465. Nel 2007 cura per Marsilio Il mio Wagner – il racconto della Tetralogia, raccolta di conversazioni di Giuseppe Sinopoli.
Nel 2008 pubblica L’angelo del Tempo, ispirato dal Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen.
Autore di programmi radiofonici (Momus) e televisivi (Inventare il tempo) per la Rai-Radiotelevisione Italiana, ha scritto testi teatrali regolarmente rappresentati (Quel delizioso orrore, Solo per archi, L’avida sete). I suoi libretti per il teatro musicale sono nati dalla collaborazione con compositori quali Claudio Ambrosini, Azio Corghi, Matteo D’Amico, Luca Lombardi.
Nel 2009 esce il volume di racconti Altravelocità – avventure di un viaggiatore in treno (Giunti).
Nel 2010, per Daniela Mazzucato e Marco Scolastra, scrive La padrona di casa, ispirato alla relazione tra George Sand e Fryderyk Chopin.
Esce nel 2014 Da straniero inizio il cammino – Schubert, l’ultimo anno (Accademia Perosi). Nel 2016 Il Saggiatore pubblica I quartetti per archi di Mozart.
Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico. Giornalista professionista, scrive per il quotidiano La Stampa. Dirige Studi verdiani. È stato il direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo italiano alla storia del pensiero edita dalla Treccani (2018).

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Centro Cultural de Belém